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La faida di Pianura non si placa: «Fate presto, stanno sparando»

La faida di Pianura non si placa: «Fate presto, stanno sparando»

Stesa in via Vicinale Sant’Aniello, il commando ha usato una pistola a salve

NAPOLI. È sempre più faida a oltranza tra le strade di Pianura. A pochissimi giorni di distanza dall’ultimo raid, avvenuto in via Vicinale Sant’Aniello, i pistoleri di Malanapoli tornano a far fuoco con un’incursione armata e sempre sulla stessa strada. A differenza di quanto avvenuto venerdì notte, quando sul selciato le forze dell’ordine hanno individuato sei bossoli, stavolta il commando potrebbe però aver fatto ricorso a una pistola a salve: a terra, infatti, la polizia non ha trovato alcun riscontro. Le segnalazioni arrivate nella prima serata di domenica al numero di pronto intervento erano però tutt’altro che rassicuranti e dunque ritenute credibili dagli investigatori.

Intorno alle 18,30 alcuni residenti hanno segnalato l’esplosione di diversi colpi di pistola, almeno cinque, in via Vicinale Sant’Aniello. Le volanti della polizia di Stato si sono così subito precipitate sulla scena per capire cosa fosse accaduto, ma a terra non sono stati trovati bossoli. Gli agenti hanno poi verificato che non ci fossero feriti o danni a cose, ottenendo anche qui un riscontro negativo. Gli investigatori, escludendo al momento l’ipotesi di un “abbaglio”, sono dunque quasi sicuri che il commando che è entrato in azione abbia utilizzato una pistola caricata a salve: una strategia criminale già vista in molte altre occasioni, sintomatica del fatto che i sicari non avevano alcuna intenzione di uccidere, ma bensì di lanciare un “semplice” avvertimento al gruppo rivale. Ed è proprio su questo fronte che si materializzano però alcuni importanti punti di domanda.

La zona in cui sarebbe avvenuto il raid è da qualche tempo considerata dagli investigatori antimafia sotto il controllo del cartello Esposito-Marsicano-Calone. Lungo via vicinale Sant’Aniello non vivrebbero però criminali di spessore o emergenti ras. Tuttavia è proprio qui che pochi giorni fa è stato arrestato con l’accusa di spaccio il giovanissimo Francesco Pio Pinto, nipote della capozona Cristina Pinto, alias “Nikita”. Il presunto gruppo Pinto, pur mostrando una certa “vitalità” nello smercio di droga, attualmente non sarebbe però in contrasto né con gli Esposito-Calone-Marsicano, né con i rivali del clan Carillo-Perfetto. Le indagini che conducono all’individuazione dell’effettivo destinatario delle due stese restano dunque al momento tutte in salita. La polizia sta comunque cercando di capire se qualche telecamera della zona possa aver inquadrato il passaggio del commando e non è da escludere che a breve possano esserci delle importanti novità. La guerra di Pianura va avanti da oltre due anni tra i Carillo-Perfeto e gli Esposito-Marsicano-Calone, con i primi che sono ritenuti gli eredi camorristici dei Marfella-Pesce e i secondi dei Mele. Quindi si può parlare di una continuazione della vecchia faida, la più duratura a Napoli dopo quella di San Giovanni a Teduccio tra i Mazzarella e i Rinaldi. In ballo c’è il controllo del territorio, soprattutto delle basi di spaccio, ma un ruolo lo gioca pure l’odio per vecchi fatti di sangue

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