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03 Giugno 2022 - 07:00
Il “parcheggio” era stato ceduto dalla parente del ras “Dudù” per 500 euro
NAPOLI. La realtà che supera la fantasia. Una variante sul pizzo per la sosta in strada sarebbe stata attuata ai Quartieri Spagnoli, dove una 65enne imparentata con il gruppo Forte avrebbe venduto un pezzetto di via Concezione a Montecalvario a un 28enne del posto in cambio di 500 euro. Troppo poco probabilmente per un “contratto” a tempo indeterminato e la donna avrebbe preteso più volte la restituzione delle chiavi del paletto in ferro posto a protezione del piccolo parcheggio a cielo aperto. Alla fine, dopo un violento litigio sfociato in aggressione, sono arrivati i carabinieri e sono scattate quattro denunce a piede libero per estorsione: madre, due figli e un 17enne della zona. Va comunque sottolineato che l’indagine prosegue per acquisire ulteriori indizi e gli indagati devono essere considerati innocenti fino a un’eventuale condanna definitiva. Si deve ai carabinieri della compagnia Napoli Centro, sempre attenti a quanto accade sul territorio di loro competenza e in particolare ai Quartieri Spagnoli, la scoperta dell’incredibile storia sicuramente originata dall’’annoso problema dei parcheggi nel centro di Napoli. Tutto è cominciata con la segnalazione di un’aggressione e in attesa degli esiti di altri accertamenti, sono stati denunciati Rita Forte, i figli Salvatore Verità e Carmela, rispettivamente di 47 e 45 anni, e un 17enne della zona.
Anche la vittima potrebbe avere problemi giudiziari per l’occupazione abusiva di suolo pubblico di cui si è autoaccusato nel momento in cui ha chiesto aiuto ai carabinieri per una presunta aggressione subita dai tre componenti della famiglia Forte-Verità e dal minorenne. Tutto inizia la notte del 31 maggio quando su richiesta al 112 i carabinieri intervengono in via Concezione a Montecalvario. I militari prendono contatti con la vittima, un 28enne già noto alle forze dell’ordine, il quale riferisce che poco prima ha subìto un’aggressione da parte di quattro persone: 2 uomini (“uno è giovanissimo”, dice) e due donne. Rapidamente i militari li rintracciano e li identificano: sono già conosciuti tranne la 45enne e abitano nelle stradine del quartiere. La signora Rita è imparentata con il ras Salvatore Forte “’o Dudù”, in passato accostato ai Mariano, ma nessuno dei protagonisti della vicenda è organico a clan di camorra.
Gli investigatori acquisiscono la notizia che l’aggressione sia nata per un “contratto” non rispettato. Un anno e mezzo fa la vittima avrebbe acquistato dalla 65enne per 500 euro una piccola porzione di via davanti alla propria abitazione. Peccato che la donna non fosse proprietaria del tratto di strada, che è sotto la giurisdizione del Comune, ma se ne era impossessata secondo l’ipotesi accusatoria grazie a un paletto. Nonostante la “vendita” però, l’ex proprietaria rivoleva la disponibilità di quel tratto e più volte si era lamentata con il 28enne. All’ennesimo litigio sarebbero intervenuti anche la figlia incensurata in difesa della madre e i due uomini. Cosicché i carabinieri li hanno denunciati per concorso in estorsione.
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