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04 Giugno 2022 - 07:50
Il 19enne è vicino al clan De Micco e imparentato con il ras Vincenzo Casella
NAPOLI. La Napoli violenta non si concentra soltanto nella zona del lungomare e del centro storico, luoghi di movida e di affollamento turistico, ma si estende alla periferia, soprattutto a Napoli Est. Episodi recenti di microcriminalità sono accaduti a San Giovanni a Teduccio, ieri è toccato a Ponticelli entrare nel lungo elenco di quartieri partenopei con almeno un caso simile. La vittima è un 19enne senza precedenti penali, Pasquale Matare, centrato da due proiettili al braccio e alla coscia nel corso di una tentata rapina.
Volevano il suo scooter secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli investigatori, ma il giovane si è opposto e così il colpo è finito nel sangue. Va anche considerato che l’incensurato è cognato di Vincenzo Casella dell’omonima famiglia vicina ai De Luca Bossa Minichini, a loro volta in guerra con i De Micco. Inoltre ha amicizie negli ambienti degli “XX”, i De Martino alleati dei “Bodo”. Per cui gli investigatori contemporaneamente seguono anche la pista della camorra, pur non privilegiando o escludendo nessuna delle due almeno per il momento. Sui motivi della recrudescenza improvvisa di un fenomeno che sembrava sotto controllo, la microcriminalità, le spiegazioni possono essere diverse. La maggior parte degli esperti di sicurezza ritiene che alla base ci sia un cocktail composto da devianza giovanile e maggiore esuberanza in quelle fasce d’età dopo le costrizioni da Covid. Discorso diverso invece per la criminalità organizzata, che ha tempi e modalità dettati soltanto da dinamiche interne.
Erano circa le quattro quando i carabinieri della compagnia Napoli Poggioreale si sono precipitati, allertati dal 112, al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania di via Argine. Poco prima, accompagnato da un conoscente si era presentato il 19enne incensurato di Ponticelli ferito da colpi d’arma da fuoco. Da una prima e non ancora definitiva ricostruzione, al vaglio dei militari che comunque hanno trovato bossoli di proiettili nel luogo indicato dalla vittima, è emerso che Pasquale Matare detto “Lino” mentre era nei pressi della villa comunale di Ponticelli era stato avvicinato da 2 giovani che durante un tentativo di rapina gli avevano esploso contro tre colpi d’arma da fuoco: uno all’avambraccio e l’altro alla coscia dal lato destro, un terzo a vuoto. Il ragazzo non è in pericolo di vita ed è ricoverato. Le indagini sono partite immediatamente e l’attenzione degli investigatori si è soffermata sulla dinamica della sparatoria, con tre proiettili per una rapina, e sul profilo del ferito, non organico a nessun clan, imparentato con i Casella e con conoscenze tra i giovani degli “Xx”. Per cui non essendoci elementi contrari la pista del colpo finito nel sangue resta in piedi così come quella di un agguato fallito mascherato da rapina. I carabinieri del nucleo Operativo di Poggioreale hanno sequestrato tre bossoli calibro 9 e accertato che effettivamente “Lino” Matare si trovava a bordo del proprio scooter nei pressi della villa comunale di Ponticelli.
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