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06 Giugno 2022 - 13:37
Volo soppresso, i viaggiatori campani resteranno 3 giorni "sequestrati" all'estero
Una sessantina di pellegrini campani di ritorno da Medjugorie sono rimasti bloccati in Croazia, all'aeroporto di Spalato, dopo che il volo easyJet EJU4840 di ieri, previsto per le 12, è stato cancellato, senza, dicono i passeggeri, «che sia stata comunicata alcuna motivazione». Il gruppo proviene dal Cilento, in provincia di Salerno, da Nola, da Castellammare di Stabia e suo circondario, da Santa Maria la Carità, Vico Equense, Napoli e Mondragone. Ne fanno parte anche una donna disabile e tre bambini. Tutti si sono recati ieri mattina in aeroporto pronti a partire. Atmosfera serena di grande convivialità. Poi improvvisamente, dopo aver fatto il chekin hanno detto a tutti di riprendersi i bagagli e di attendere. Ed è arrivata la notizia: il volo era stato soppresso bisogna organizzare un altro aereo, ma non si sa quando. Una notizia che ha gettato nel panico totale buona parte dei pellegrini, soprattutto coloro che avevano impegni lavorativi o, come nel caso di una signora, sanitari. Ma ci sono stati anche problemi contingenti come comprare dell’acqua -che in aeroporto costava tre euro e 50 centesimi mezzo litro- o bere un semplice caffè al costo di tre euro. Disagi che hanno portato anche a momenti di esasperazione, aggravata dal fatto di non aver avuto la possibilità di comunicare con nessuno della easyJet e di non sapere quale sarebbe stato il prossimo futuro di quel centinaio di passeggeri ammassato in aeroporto per oltre cinque ore. Un “destino” affidato alle voci che si sono rincorse per tutta la mattinata: si parte martedì mattina, no mercoledì, non si sa. EasyJet ha poi fatto sapere che «il volo era stato cancellato a causa di un problema tecnico all'aeromobile che non era stato possibile risolvere in breve tempo» ma che tutti i passeggeri erano stati avvisati, e per chi si affidava a terzi erano questi ad aver avuto comunicazione. Insomma confusione totale tra la teoria e la pratica che non ha agevolato la distensione: «Non sappiamo perchè hanno cancellato il volo - hanno infatti detto al telefono alcuni passeggeri - Abbiamo solo il referente dell’agenzia di viaggi che si sta facendo in quattro per capire che fine faremo e soprattutto fra quanto tempo potremo rientrare in Italia». Alle 16 circa c’è stata una prima schiarita: dalla easyJet hanno comunicato che i passeggeri avrebbero trascorso la notte presso l’hotel President di Spalato. Una notizia che però solo parzialmente ha gettato acqua sul fuoco dell’ansia tanto è vero che i pellegrini stanno pensando di organizzarsi in comitato per chiedere un rimborso dovuto al sia danno economico vero e proprio che a quello morale. Un’aottica rafforzata dal fatto che ieri sera è stato loro comunicato che potranno rientrare solo con un volo in partenza domani sera alle 21. In questa ottica le “vittime” di tale disagio hanno chiesto l’intervento e l’assistenza dell’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori per la tutela di tutti i loro diritti al momento cancellati insieme a quello che doveva esser un sereno volo di ritorno dopo un pellegrinaggio. «Spero che questo non sia da presagio per la stagione estiva, in un momento in cui c’è una netta ripresa del turismo» ha detto Pisani che poi tramine una nota ufficiale ha chiesto alla compagnia aerea di attivarsi subito e rispettare gli obblighi contrattuali. Ma a questo punto il volo è “tutto in salita”.
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