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07 Giugno 2022 - 07:00
Scacco ai nuovi narcos di San Giovanni a Teduccio, a capo della holding Luigi Pagano e Alessandro Russo
NAPOLI. Intercettazioni telefoniche e ambientali, ma soprattutto un monitoraggio costante attraverso la videosorveglianza. Così è stato scoperto un fiorente traffico tra San Giovanni a Teduccio, il Salernitano e il Casertano, in particolare Marcianise e dintorni, costato l’emissione di trenta misure cautelari a carico di altrettanti indagati. Tra i destinatari figurano i due presunti organizzatori, Luigi Pagano e Alessandro Russo, entrambi napoletani del quartiere orientale di Napoli e senza legami con la criminalità organizzata. Infatti dall’indagine coordinata dalla Dda, partita dal commissariato di zona con un successivo allargamento, non sono emersi collegamenti di tipo mafioso. Ieri mattina è scattato il blitz e sono state eseguite le trenta misure cautelari. Sono stati i poliziotti del commissariato San Giovanni-Barra (dirigente Antonio Galante, ispettore superiore Pasquale Miatto e ispettore capo Raiola della squadra giudiziaria) con i colleghi della sezione “C.O.” della Squadra mobile della questura (dirigente Alfredo Fabbrocini, vice questore Andrea Olivadese) e i carabinieri della compagnia di Marcianise, protagonisti di importanti fasi delle indagini, a eseguire i provvedimenti restrittivi.
In 23 sono finiti in carcere, cinque agli arresti domiciliari e due con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, indiziati a seconda delle varie posizioni di associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, nonché di numerosi episodi di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Il provvedimento cautelare si fonda su due distinti filoni investigativi seguiti, rispettivamente, dal commissariato San Giovanni e dalla compagnia dei carabinieri di Marcianise, che hanno consentito di accertare l’esistenza dell’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, prevalentemente di hashish, operativa nella zona compresa tra corso San Giovanni a Teduccio e via delle Repubbliche Marinare.
L’organizzazione, che vanta anche collegamenti per la fornitura di stupefacenti con la Spagna, costituisce una delle principali piazze di spaccio di hashish del napoletano e punto di riferimento per l’acquisto all’ingrosso di ingenti quantitativi di stupefacente, a cui si rivolgono moltissimi acquirenti provenienti anche da zone diverse della Campania, nonché dalla Puglia e finanche dalla Sicilia. Le attività investigative, consistite in attività tecnica di intercettazione ed in attività di videoripresa a mezzo di telecamere – entrambe oggetto di riscontro sul campo attraverso numerosi arresti e sequestri effettuati dalle pg procedenti - hanno consentito di ricostruire l’organigramma dell’organizzazione, la sua struttura - evidenziando una precisa distribuzione di ruoli e compiti tra i partecipi – nonché di individuare diversi “compratori stabili” di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, oltre che le modalità di attuazione del cosiddetto spaccio al minuto, cioè su appuntamento. Va sottolineato comunque che gli indagati devono essere considerati innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.
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