Cerca

Il patto con il dentista complice: «Devo avere la documentazione»

Il patto con il dentista complice: «Devo avere la documentazione»

I fari dei pm sui certificati per lasciare i domiciliari: «Incontrava gli affiliati»

NAPOLI. «Antonio, mi devi mandare tu un certificato, una cosa che io devo venire a Napoli per il controllo di questi denti». I “denti” che il ras Michele Olimpio dova controllare erano però ben altri: gli affari del clan e alcuni problemi in cui si era imbattuto il suo fedelissimo Stefano Cecere da risolvere con urgenza. Il boss dei Mallardo, secondo la ricostruzione della Procura, contando sulla complicità del dentista giuglianese Antonio Ciccarelli sarebbe così riuscito a ottenere in almeno una circostanza i certificati medici, sulla scorta dei quali la Sorveglianza di Vercelli gli avrebbe poi concesso la possibilità di lasciare momentaneamente gli arresti domiciliari per tornare a Giugliano a “curarsi”. L’episodio di cui Olimpio e l’odontoiatra devono rispondere sarebbe avvenuto, ferma restando la presunzione di innocenza fino a prova contraria, il 6 dicembre del 2017.

Ulteriori contatti tra i due sono stati però registrati anche in seguito. In particolare nel marzo 2018 Olimpio aveva di nuovo urgenza «di tornare a Giugliano - scrivono gli inquirenti - per gestire gli interessi del clan Mallardo» e pertanto contattava il dottor Ciccarelli sull’utenza dello studio. Quest’ultimo, ignaro di essere sotto intercettazione, affermava: «E vedi un po’ di fare una domandina». Secca la replica del ras: «E allora Antonio mi devi mandare tu un certificato, una cosa che io devo venire a Napoli per il controllo di questi denti!», suggerendo anche il periodo da indicare nella documentazione: «Antonio però devi fare 22 e 27 marzo». Il vaso di Pandora era stato però già scoperto da alcuni mesi. Il 16 dicembre 2017, infatti, in occasione di un controllo dei carabinieri Michele Olimpio non veniva trovato nella sua abitazione e neppure presso lo studio dell’odontoiatra.

La moglie del ras, l’indagata Lyudmyla Pylypenko, avviava quindi una serie di contatti telefonici con alcuni parenti per avvertire il marito dell’intervento dei militari dell’Arma. Raggiunto il marito dopo diversi tentativi, affermava: «Perché loro sono andati là, ti abbiamo detto vai là subito a dire che...». Sul punto, la valutazione degli inquirenti è tranchant: «Le visite presso lo studio dentistico del dottor Ciccarelli appaiono un evidente pretesto utilizzato da Michele Olimpio per ottenere il permesso di recarsi a Giugliano al fine di curare gli interessi del clan Mallardo incontrando i sodali. E infatti a marzo 2018, dopo una telefonata con Vincenzo Pirozzi, da cui emerge che ci sono difficoltà per Cecere, chiamato “dottore”, veniva presentata da Olimpio una nuova istanza motivata dalla necessità di sottoporsi a visita odontoiatrica». Sul punto, la successiva indicazione data dal boss al medico appare piuttosto eloquente: «Antonio però devi fare 22 e 27, dal 22 al 27. I soliti cinque giorni nostri che abbiamo presentato sempre...». Il dentista, senza scomporsi, risponde quindi al ras Olimpio: «D’accordo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori