Tutte le novità
10 Giugno 2022 - 07:54
Arrestato per droga e armi, Sergio Iodice rimedia (per ora) tre anni e mezzo
NAPOLI. Sulla carta doveva essere un’udienza tranquilla. Un processo come tanti ne vengono celebrati ogni giorno a Napoli, ma che invece si è tramutato in un brivido difficile da dimenticare per i protagonisti della vicenda. L’imputato, che doveva rispondere delle accuse di droga e armi, ha perso la testa e ha deciso di inviare una missiva al giudice che di lì a breve avrebbe dovuto pronunciare la sentenza: «Ho già scontato tanti anni ingiustamente e pertanto chiedo l’assoluzione, in caso contrario dovrò ucciderla».
Parole di fuoco, per non dire terrificanti, che sono vale al 44enne Sergio Iodice un esposto alla Procura della Repubblica, che adesso valuterà il da farsi. Nonostante l’inquietante lettera minatoria fatta recapitate al gip Campanaro, l’udienza che ieri mattina vedeva Iodice alla sbarra è comunque proseguita senza ulteriori stop. Il 44enne, difeso dall’avvocato Dario Carmine Procentese, in un clima ormai diventato surreale è riuscito a cavarsela con una condanna tutto sommato mite: 3 anni e 6 mesi di reclusione, a fronte di una richiesta del pubblico ministero di 5 anni e 6 mesi. Per Iodice, da tempo ritenuto molto vicino ad alcuni emergenti capizona del clan Grimaldi di San Pietro a Patierno, le grane giudiziarie potrebbero però non essere ancora finite. Toccherà adesso all’autorità giudiziaria soppesare l’effettiva portata di quelle minacce e in seguito stabilire come procedere. Quello di Sergio Iodice è ormai un volto piuttosto noto alle pagine di cronaca locale. In passato aveva scontato diciassette anni di carcere per il tentato omicidio della ex moglie. Saldato il proprio debito con la giustizia, Iodice era da qualche tempo tornato a piede libero.
Di tenersi lontano dai guai non ha però voluto sentir parlare, finendo per due volte in manette nel giro di pochi mesi. Il suo ultimo arresto risale appena al febbraio scorso, quando è stato catturato nel corso di un blitz antidroga messo a segno dalla polizia a San Pietro a Patierno. Gli agenti del commissariato Secondigliano avevano fatto irruzione nella cantina del 44enne in via Paternum ed è lì che è stata scoperta una base operativa dello spaccio, un deposito di droga e materiale per confezionare le dosi, oltre a un revolver calibro 38 special che era stato rubato nel luglio 2021 a Fisciano. Cosicché Sergio Iodice, ritenuto vicino ai Grimaldi e che aveva la disponibilità del locale, era finito in manette per detenzione di droga, detenzione illegale di armi e munizioni e ricettazione. L’operazione non era frutto di una coincidenza fortuita. Sergio Iodice infatti é considerato vicino a Ciro Grimaldi “’o russ” e Vincenzo Grimaldi “’o ciaton”, dell’omonimo gruppo con base San Pietro a Patierno: entrambi liberi e non coinvolti nella vicenda che ha portato all’arresto del 44enne. Complessivamente la polizia aveva sequestrato 144 bustine con all’interno 210 grammi circa di marijuana, 45 stecche di hashish per un peso di circa 62 grammi, 753 euro, un tablet e due cellulari. Almeno per quella vicenda Iodice ha però evitato la stangata
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo