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13 Giugno 2022 - 13:43
Dieci misure cautelari (8 in carcere, uno agli arresti domiciliari e un obbligo di dimora nel comune di Napoli) sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Napoli in esecuzione di un'ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Dda partenopea, nell'ambito delle indagini su un'organizzazione napoletana dedita al narcotraffico.
Al vertice di questa organizzazione, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, sarebbero collocati i fratelli Armando e Antonio Del Re, collegati alla malavita organizzata del quartiere di San Giovanni a Teduccio.
Entrambi sono già reclusi poiché ritenuti responsabili dell'agguato commesso il 3 maggio 2019 a piazza Nazionale nei confronti di Salvatore Nurcaro, legato al clan Reale, per questioni inerenti la gestione delle piazze di spaccio.
Nell'agguato rimase gravemente ferita da pallottole vaganti la piccola Noemi, che all'epoca aveva 4 anni, e più lievemente la nonna. Dalle indagini dei finanzieri del Gico emerse che i fratelli Del Re erano organizzatori ed esecutori del tentato omicidio di Nurcaro.
L'organizzazione capeggiata dai fratelli Del Re, secondo quanto risultato dalle indagini, era una delle più attive nel traffico di stupefacenti nelle principali piazze di spaccio di Napoli e provincia. I rifornimenti avvenivano attraverso auto dotate di doppifondi.
I successivi approfondimenti hanno portato anche al sequestro di oltre 4 kg di hashish e alla ricostruzione di linee di forniture di stupefacenti a favore di un sottogruppo operante a Cattolica, in Emilia Romagna.
Gli accertamenti economico-patrimoniali, portati avanti in parallelo dal Gico, hanno inoltre fatto emergere che la quasi totalità dei soggetti colpiti dai provvedimenti restrittivi sono beneficiari del reddito di cittadinanza.
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