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Incontra la compagna incinta, fuga finita per il ras della “99”

Incontra la compagna incinta, fuga finita per il ras della “99”

È indagato per l’omicidio di un pusher che aveva rubato 40mila euro di coca

NAPOLI. Per quasi due mesi era riuscito a diventare un fantasma, ma alla fine, incontrando la fidanza incinta, ha commesso un errore gli si è rivelato fatale: sottovalutare il fatto che le forze dell’ordine stessero già da tempo monitorando i movimenti della donna, tanto da essersi appostati nei pressi della villetta che avevano affittato a Lago Patria e al momento giusto ecco che è scattato il blitz. Finisce così la fuga del presunto ras del clan Sorianiello del rione Traiano, Marco Mosella, 36enne ritenuto dagli inquirenti della Dda di Napoli come uno degli uomini del gruppo diretto dal boss narcotrafficante Giuseppe Mazzaccaro e come quest’ultimo indagato per omicidio e associazione finalizzata al traffico di droga. Il compagno voleva che fosse una residenza tranquilla, da raggiungere di tanto in tanto.

Una convivenza era stata esclusa dalle opzioni perché una dimora stabile avrebbe solo attirato l’attenzione delle forze dell’ordine che da alcune settimane gli stavano ormai con il fiato sul collo. Marco Mosella, 36enne di Soccavo, fu coinvolto nell’inchiesta che il 4 maggio scorso portò all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro esponenti del gruppo della “99” di visa Catone. Il tribunale del Riesame ha ritenuto Mosella, insieme ai coindagati, gravemente indiziato (seppur a piede libero) di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: per quest’ultima accusa è invece scattata la misura cautelare.

Tutti reati aggravati dalla finalità di agevolare gruppo camorristico menzionato. Il 36enne era sfuggito alla cattura e dal 4 maggio era attivamente ricercato dai carabinieri del nucleo Investigativo di Napoli. A tradirlo l’apprensione per quel pancione che con le settimane continuava a crescere. I militari hanno individuato il luogo dove la compagna si era rifugiata e per settimane si sono appostati nei dintorni. Fino alla notte scorsa, quando, in barba alle cautele, ha bussato a quella porta e riabbracciato la donna che fra 20 giorni darà alla luce il suo primo figlio.

Purtroppo per lui, anche i carabinieri hanno bussato a quella porta, non prima di aver circondato l’intero edificio. Mosella è ora in carcere, nel penitenziario di Secondigliano, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. C’era anche il ras Giuseppe Mazzaccaro tra gli indagati in stato d’arresto per l’omicidio del nigeriano Desmond Oviamwonyi e del ferimento del connazionale Morris Joe Iadhosa, avvenuti il 10 settembre 2020 per una partita di cocaina sottratta e mai restituita. Sulla scorta dei primi indizi raccolti,già ad aprile 2021 finirono in manette Raffaele Caprio, Simone Cimarelli, Francesco De Pasquale, Carmine Federico e Antonio Marra, 31. Ad aprile scorso, in seguito al pronunciamento del Riesame, il nuovo provvedimento restrittivo si è poi abbattuto anche su Emanuele Bevilacqua. Con la cattura del fuggitivo Marco Mosella il cerchio delle indagini potrebbe essersi finalmente chiuso una volta per tutte.

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