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Scarcerato il ras delle rapine

Scarcerato il ras delle rapine

Accusato di due scippi di orologi di lusso, Gennaro Gennarelli va ai domiciliari: fuori pure il complice Luca Mattera

NAPOLI. Nonostante l’accusa di aver preso parte nel giro di pochi mesi a ben quattro rapine di orologi di lusso, sembra proprio che Gennaro Gennarelli, specialista dello scippo in passato accostato al clan Piccirillo della Torretta, sia destinato a non trascorrere molto tempo in carcere. Detenuto a Poggioreale per il suo presunto coinvolgimento in due raid consumati ad Ancona e Pesaro, il bandito ieri mattina è stato scarcerato dal gip del tribunale di Pesaro, il quale, accogliendo l’istanza del difensore, l’avvocato Luigi Poziello, ha concesso al 42enne gli arresti domiciliari. Stessa sorte per Luca Mattera, assistito dall’avvocato Fabio Segreti. Il nome di Gennarelli, già condannato a 5 anni e 2 mesi per la rapina commessa a Firenze ai danni della nota giornalista Cesara Buonamici e del marito, era tornato alla ribalta della cronaca pochi giorni fa, quando è stato indagato a piede libero per un altro raid avvenuto a Ravenna. Ma le trasferte di cui Gennarelli si sarebbe reso protagonista sembrano essere davvero parecchie. Tant’è che insieme a Luca Mattera e al ras del clan Esposito di Bagnoli, Lucio Musella, deve rispondere anche di altri due colpi. La notte del 22 agosto del 2020 i tre avrebbero infatti pedinato e poi assaltato una coppia di facoltosi professionisti, Sauro Giardini e Barbara Pironi, derubandoli di un Patek Philippe “Nautilus” dal valore commerciale di circa 40mila euro. Nel raid, avvenuto a Pesaro in località Case Bruciate, l’uomo aveva anche riportato alcune lesioni. La stessa inchiesta giudiziaria ha però consentito di fare luce anche su un secondo colpo, commesso invece il 23 agosto del 2020 a Senigallia, in provincia di Ancona. In questo caso Musella, Mattera e Gennarelli avrebbero derubato la vittima di turno, Gianfranco Pianelli, derubandola di un Rolex modello “Daytona”. Le indagini hanno nel frattempo fatto il proprio corso e di lì a breve il commando è finito in manette. Mentre per Musella, detenuto anche per gravi reati associativi, la permanenza in carcere si prefigura tutt’altro che breve, lo stesso non è stato possibile dire per gli altri due indagati. Il gip di Pesaro, infatti, accogliendo le argomentazioni difensive degli avvocati Poziello e Segreti, ha concesso ai due presunti rapinarolex gli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni: il tutto nonostante i numerosi precedenti penali, anche specifici, che avevano alle spalle. Vale inoltre la pena ricordare che in sede di interrogatorio di garanzia sia Gennarelli che Mattera avevano deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere al gip .Per quanto riguarda la contestazione più recente, il colpo messo a segno a Ravenna, Gennarelli ha invece optato per un’altra condotta. «Sono stato io, ho rapinato il prezioso orologio». È stata questa infatti la confessione resa pochi giorni fa dal 42enne: è stato lui dunque a rapinare il prezioso oro. Per quanto riguarda la contestazione più recente, il colpo messo a segno a Ravenna, Gennarelli ha invece optato per un’altra condotta. «Sono stato io, ho rapinato il prezioso orologio». È stata questa infatti la confessione resa pochi giorni fa dal 42enne: è stato lui dunque a rapinare il prezioso orologio a una coppia nel Ravennate. Decaduta l’ordinanza cautelare, Gennarelli è così rimasto indagato a piede libero in attesa dell’eventuale rinvio a giudizio. Lo specialista dello scippo resta così ai domiciliari per la rapina commessa a Firenze e per la “doppietta” tra Pesaro e Ancona.

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