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Droga e telefoni con il drone, scatta il blitz a Secondigliano

Droga e telefoni con il drone, scatta il blitz a Secondigliano

Nuovo arresto per i detenuti eccellenti Luigi Gallo e Pasquale Concilio

NAPOLI. Detenuti sempre più “hi-tech” pur di riuscire ad approvvigionarsi di droga e cellulari nonostante la lunga permanenza dietro le sbarre. L’ennesima incursione tentata nella casa di reclusione di Secondigliano non va però a buon fine e la polizia penitenziaria è riuscita a intercettare un “carico” ormai a un passo dalla consegna. Non solo, l’abilità dei baschi blu ha anche permesso di risalire ai due presunti destinatari della “merce”, i detenuti eccellenti Luigi Gallo, 31enne ritenuto uno degli esponenti dell’omonimo clan di Torre Annunziata, e il 25enne Pasquale Concilio, affiliato di spicco al clan di Miano capeggiato dai cugini Gaetano Cifrone e Luigi Cifrone. La vicenda che ha visto, loro malgrado, protagonisti Gallo e Concilio risale alla notte dell’11 giugno scorso. Il blitz è scattato nell’ambito dell’ordinaria perlustrazione che gli agenti penitenziari stavano effettuando lungo i corridoi esterni della struttura detentiva. Durante il controllo la loro attenzione è stata attirata da un forte ronzio emesso da un drone che, proprio in quel frangente, era entrato nell’area della casa di reclusione.

A quel punto gli agenti ne hanno seguito i movimenti e, individuata la cella verso la quale era diretto, hanno subito informato dell’accaduto i colleghi. A questo punto i baschi blu si sono precipitati nella cella di Gallo e Concilio, beccando il primo che stava ancora provando a sbarazzarsi del carico appena ricevuto lanciandolo giù dalla finestra. Il tentativo non è ovviamente andato a buon fine. La penitenziaria ha infatti subito recuperato il plico, scoprendo che al suo interno erano stati posizionati cento grammi di droga di tipo leggero e ben tredici telefonini pronti a essere utilizzati. La perquisizione è stata poi estesa anche alla cella, dove gli agenti hanno trovato e sequestrato altri due dispositivi, di marca però diversa rispetto a quelli consegnati poco prima dal droge.

Arrestati in flagranza di reato, due giorni dopo Luigi Gallo e Pasquale Concilio si sono presentati davanti al gip Finamore per l’udienza di convalida. Sia Gallo, assistito dall’avvocato di fiducia Roberto Saccomanno, che Concilio, difeso invece da Massimo De Marco, hanno negato gli addebiti, sostenendo che il drone non fosse diretto verso di loro e di averlo intercettato per mera “curiosità”, avendo sentito un rumore provenire dall’esterno. Le difese hanno quindi chiesto alla Procura un supplemento di indagini, con tanto di accertamenti tecnici sui beni sequestrati, compresi i due telefoni trovati nella cella, al fine di accertare l’effettivo coinvolgimento dei due indagati nella vicenda. Il giudice ad ogni modo ha per il momento disposto la convalida per entrambi. L’ultimo episodio simile risaliva alla fine di ottobre scorso, quando il personale di polizia penitenziaria, già allertato da un precedente sorvolo, con il calare delle tenebre ha individuato un drone che volteggiava sul Reparto S 3 dove sono reclusi i detenuti appartenenti al circuito detentivo dell’Alta Sicurezza. Il carico trasportato dal drone è stato prelevato dai detenuti di una cella al secondo piano attraverso una finestra. Pochi minuti prima erano stati fatti esplodere fuochi d’artificio all’esterno, con il probabile scopo di coprire il rumore e segnalare ai destinatari l’arrivo del materiale. I poliziotti si sono precipitati nella cella individuata per la consegna e dopo un meticoloso controllo hanno sequestrato 12 cellulari e due smartphone, cinque panetti di hashish e cocaina. Un copione che si è ripetuto

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