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04 Luglio 2022 - 07:50
Mezzi pubblici assenti, impossibile raggiungere il centro. Zero bus, mancano anche i taxi all’aeroporto
NAPOLI. Ore 23, piazza Vanvitelli, il cancello della metropolitana della linea 1 è semiaperto, un gruppetto di turisti si affretta a fare i biglietti al distributore automatico, si precipita verso la banchina per prendere il treno, ma una voce dall’altoparlante avvisa gli aspiranti viaggiatori che non ci sono più corse per Garibaldi, in italiano, chiaramente. L’alternativa per raggiungere i centro storico sono le funicolari che si trovano a pochi passi, ma sono chiuse, sbarrate. Non resta che il taxi. È questa la città che accoglie i turisti a inizio luglio. Napoli è piena, la proiezioni per il mese di Federalberghi Napoli è che l’80% delle camere risulta prenotato. Dato confermato anche dal presidente di Confesercenti, Vincenzo Schiavo: «La città ha accolto molti turisti, specie nelle isole e in costiera. Siamo a circa l’80% del riempimento delle strutture ricettive, il che consente ad albergatori, ristoratori e b&b di incassare e prepararsi al meglio per il pienone delle prossime settimane». Ma per i tanti turisti che, nonostante tutto, vogliono visitare la città non c’è un servizio pubblico degno di questo nome. Ore 23,30, aeroporto di Napoli, ci sono centinaia di persone ammassate nello scalo, appena arrivate, e anche qui per raggiungere il centro è impossibile. I taxi sono pochi, la fila è lunghissima. Bus neanche a parlarne. La scena è immortalata in un video che circola sui social. Ancora una volta l’immagine è quella di una città assolutamente impreparata all’accoglienza, una città che respinge i turisti invece di invogliarli a tornare. «Le immagini inviate da un passeggero che, riprendono centinaia di viaggiatori sbarcati alle 23,30 di sabato all’aeroporto di Capodichino, ammassati e costretti a file interminabili per poter prendere un taxi, rivelano una disorganizzazione e un’inefficienza da colmare assolutamente - denuncia Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, che ha ricevuto la segnalazione video da un passeggero appena sbarcato - Non è un impatto vincente con la città quello di un turista costretto appena atterrato a fare conti con disservizi e disagi. In una regione che punta al turismo come a una delle risorse principali è determinate l’accoglienza adeguata quanto la professionalità e la competenza degli addetti ai lavori. L’aeroporto è la porta di ingresso alla città di Napoli e a tutta la Campania - dice Borrelli - proprio per questo deve presentarsi in modo ineccepibile. L’efficienza è la chiave di svolta per una città e una regione che possono vivere tutto l’anno di turismo, è prioritario migliorare i servizi se vogliamo dare la svolta reale verso un’economia sostenibile». Inutile parlare del disastro della Vesuviana, la linea metropolitana che collega Napoli alla Costiera Sorrentina. Una carenza che non a altro che favorire gli abusivi. Ma tant’è. Una città senza mezzi pubblici non può fare altro che invogliare a prendere l’auto. Sono giorni che il traffico è impazzito a tutte le ore. La carenza di controlli da parte della polizia municipale non fa che aumentare i disagi. E per chi vuole andare al mare è una vera e propria odissea. Difficile trovare posto nelle poche spiagge libere della città, a meno che non si scelga, il popolare lido “mappatella” sul lungomare Caracciolo. Gli stabilimenti sono cari e i posti sono pochi. A raccontare una ordinaria giornata di disagio è il consiglire comunale di Napoli Sergio D’Angelo: «I lidi sono cari e non accettano prenotazioni. Una coppia di amici è arrivata ad uno stabilimento della Costiera poco dopo le 7,30 del mattino, mac’era già una lunga fila. Dopo quasi un’ora in coda, finiscono i posti. Ci sono altri due stabilimenti balneari di fianco, ma neanche lì c’è un posto. Dopo aver girato per ore hanno dovuto rinunciare. Qualcosa di urgente va fatta per garantire il diritto al mare ai napoletani»
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