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05 Luglio 2022 - 08:01
Omicidio di “’a masculona”, chiesto l’ergastolo per il ras Francesco Silenzio
NAPOLI. Il boss tradito verso la stangata giudiziaria. Il pubblico ministero ha invocato ieri mattina per Francesco Silenzio, imputato per l’omicidio di Annamaria Palmieri “’a masculona”, il massimo della pena: l’ergastolo. L’accusa ha però invocato pene esemplari anche per gli altri affiliati alla cosca con base nel Bronx di San Giovanni a Teduccio: condanne che per i capi e promotori dell’organizzazione hanno raggiunto i vent’anni di reclusione. Con la requisitoria del pm entra dunque nel vivo il processo di primo grado per gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato: la Dda, forte di un impianto accusatorio fin qui granitico, ha dunque chiesto al giudice la condanna di tutti i ventitré “sospettati”.
Queste, nel dettaglio, le richieste della Procura: Sergio Acampora, 15 anni; Antonio Costabile (collaboratore di giustizia), 8 anni; Pasqualina Di Leo, 20 anni; Ferdinando Di Pede, 18 anni e 6 mesi; Tobia Esposito, 15 anni; Mariglien Lazli, 20 anni; Vincenzo Marigliano, 15 anni; Salvatore Mauro, 15 anni; Antonio Morra, 20 anni; Demetrio Morra, 20 anni; Luigi Pagano, 15 anni; Raffaele Pane, 13 anni; Salvatore Prisco, 15 anni; Giovanni Ranavolo, 20 anni; Claudia Rizzo, 15 anni; Alfonso Silenzio, 20 anni; Chiara Silenzio, 20 anni; Francesco Pio Silenzio, 10 anni; Francesco Silenzio, ergastolo; Leandro Silenzio, 12 anni; Pacifico Silenzio, 20 anni; Salvatore Silenzio, 20 anni; e Vincenzo Silenzio, 20 anni. La palla passa al collegio difensivo (costituito tra gli altri dagli avvocati Giuseppe Milazzo, Domenico Dello Iacono, Mauro Zollo e Salvatore Impradice), che nelle prossime udienze proverà a limitare i danni. Le indagini sull’assassinio di “’a masculona” sono arrivate a una svolta grazie alle dichiarazioni dell’ex narcos del Bronx Antonio Costabile “’o cerrano”, testimone del delitto e conoscitore del movente: «Il clan Silenzio si è staccato dal clan Formicola dopo l’uscita dal carcere di Francesco Silenzio, tradito dalla moglie Susetta Formicola. È accaduto il 2 dicembre del 2017», ha chiarito l’ex affiliato il 15 marzo 2020. Il ras Silenzio «quando è uscito dal carcere aveva bisogno di soldi. Quel giorno (il 22 gennaio 2018, ndr) mi ha mandato a chiamare Annamaria e ho parlato con Rita, la compagna di Annamaria, che mi disse che l’avrebbe fatta venire da Francuccio. Annamaria venne, parlò con Francuccio e se ne andò».
Qualcosa nelle fasi successive è però andato storto: «Arrivò Giuseppe Savino e cominciò a dire parolacce contro Francuccio e Ferdinando Di Pede. Francuccio prese Annamaria per il braccio e la porto giù mentre io li seguivo. Arrivati nell’androne Francuccio aprì il cancello e uscimmo fuori. Fece mettere in ginocchio Annamaria dicendole che a San Giovanni comandava lui e nonostante Annamaria lo supplicasse di non farlo lui le sparò il primo al petto dicendo “porta questo a quelli là”, riferito a Susetta e alla madre. Io mi allontanai di qualche passo e lui sparò il secondo colpo che la prese al torace». Alla fine i colpi esplosi furono però ben sei.
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