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«Ha sofferto la mancanza di acqua potabile»: scarcerata la moglie del ras Buonerba

«Ha sofferto la mancanza di acqua potabile»: scarcerata la moglie del ras Buonerba

Emilia Sibillo stava scontando una pena a 8 anni per 416 bis dopo essere stata arrestata nel luglio 2017

SANTA MARIA CAPUA VETERE. È stata scarcerata perchè «per 1.602 giorni ha patito la carenza dell'acqua potabile». È la motivazione del magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere nell'ordinanza con la quale ha disposto una riduzione di pena, dopo il ricalcolo, e la scarcerazione di Emilia Sibillo, moglie del boss Giuseppe Buonerba dei clan dei 'capelloni' del quartiere napoletano di Forcella. Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove la donna stava scontando una pena a 8 anni per 416 bis dopo essere stata arrestata nel luglio 2017, manca l'allaccio alla rete idrica e l'acqua è prelevata da due pozzi artesiani per poi essere potabilizzata. Il giudice ha accolto l'istanza presentata dal legale di Emilia Sibillo, l'avvocato Sergio Simpatico, ridotto di 160 giorni la pena da espiare e concesso anche un indennizzo di 16 euro in totale.

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