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Diocesi di Sorrento-Castellammare in lutto: è morto don Carmine Del Gaudio, parroco di Capri

Diocesi di Sorrento-Castellammare in lutto: è morto don Carmine Del Gaudio, parroco di Capri

Aveva 77 anni e ha guidato generazione di giovani. Considerato il Bud Spencer della Diocesi: buono, forte e paterno. Lo piangono bambini e adulti

CASTELLAMMARE DI STABIA-CAPRI. Era amato come solo i grandi uomini ministri di Dio lo sono tra le persone, decine di migliaia, che lo hanno conosciuto e stimato. Anche non credenti. Don Carmine Del Gaudio aveva 77 anni ed era malato da molti anni, ma era un combattivo e portava la sua sofferenza con la forza che lo ha caratterizzato durante il suo santo ministero. Ieri sera è morto, lasciando nei cuori dei fedeli della Diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia un grande dolore e un grande vuoto. Era nato a Castellammare di Stabia, figlio di una famiglia non agiata, ma devota. Poi, dal 2009 approdò come parroco sull'isola di Capri, presso la parrocchia Santo Stefano, che si apre sulla piazzetta centrale dell'isola. Un sacerdote che non ha mai ceduto a compromessi. Sempre diretto e onesto. Ha guidato generazioni di fedeli e sull'isola di Capri ha compiuto grandi opere, tra cui ha fondato la Croce Blu che assite gli ammalati meno abbienti.

PASTORE DEI POVERI E GUIDA SPIRITUALE DEI VIP

Erano questi i suoi "amori": i poveri dell'isola dei Vip, pur non tralasciando mai di cercare anche tra i potenti e i ricchi proprietari di ville e yacht quelle anime da consolare e da ricondurre a Dio - le pecorelle smarrite - ma non agiva con mielose parole convenzionali: Don Carmine è stato la spada che penetra affilata e tagliente nel cuore di chi lo avvicinava, separando nettamente la Verità dalla menzogna, anche tra i sacerdoti che gli chiedevano consiglio e saggezza. È stato, perciò, un punto di riferimento importante della diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, dove era atteso perché giunto per lui il periodo del riposo. Ma non ha fatto in tempo a tornare alla sua terra d'origine da cui non aveva mai tolto le sue radici e tornava per guidare, da buon pastore, il numeroso gregge che lo attendeva grato e sempre gioioso. 

IL PRETE SCOMODO SAPIENTE TEOLOGO

Nato a Castellammare di Stabia il 7 febbraio del 1945, era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1969.
Don Carmine iniziò ill suo servizio pastorale nella Parrocchia Maria Santissima dell'Arco (Ponte Persica), ed è stato il seguitissimo parroco per 30 anni a Santa Maria la Carità dal cui pulpito ha sempre denunciato, con la sua voce tuonante, contro soprusi e malefatte anche dei politici e della criminalità locale. È stato un "prete scomodo" e nel 2009 fu trasferito dalla sua parrocchia sammaritana all'isola di Capri, presso la Parrocchia Santo Stefano Protomartire. Anche qui la sua personalità prorompente in una stazza fisica imponente, non ha taciuto mai, trascinando i cuori deboli in una ardore di fede e nelle sue coraggiose battaglie. È stato anche autore di apprezzati libri di teologia (Sulla Tua Parola, cofaneto di 3 volumi, Nicola Longobardi Editore).

LE SUE ULTIME PAROLE AI FEDELI

Don Carmine Del Gaudio lascia in eredità un "messaggio vocale" che sta facendo il giro dei social e che commenta un brano del Vangelo di ieri, registrato e inviato - come faceva ogni giorno - poche ore prima che tornasse a Dio. A riascoltarlo sembra il suo saluto, il perdono che dà a chi lo ha ingiustamente non valorizzato, e il suo testamento spirituale: "Carissimi, buona giornata e buon Sabato della Madonna: la prima lettura di oggi ci presenta un interrogativo: ma noi siamo degni di parlare di Dio? Siamo degni di essere degli evangelizzaori? Qui viene presentata la figura di un uomo che dice 'io sono incapace, io sono un uomo dalle labbra impure'. E il Signore che cosa fa? Manda un Angelo con un tizzone dall'altare a purificare le labbra del suo messaggero. Ecco, amici carissimi, noi siamo messaggeri di Dio e non dobbiamo avere paura della nostra pochezza. della nostra umanità, della nostra indegnità. Perché ci sarà il Signore. Come quando ci ha detto di non preoccuparci quando ci troveremo di fronte ai Sinedri, di fronte ai giudizi, , perché lo Spirito Santo ci detterà la Parola. Così oggi riflettiamo su questo messaggio meraviglioso del Signore, il quale dice a ognuno di noidi non aver paura. Perché quello che hanno fatto a Lui, lo faranno anche a noi... Ma quello che è rassicurante nel Vangelo di oggi, è questo passaggio: 'Non abbiate paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato. Né di segreto che non sarà conosciuto. E allora, ecco, il messaggio di Gesù che è consolazione ma anche uno sprone, che invia Gesù ad andare senza avere paura di annunciare il Vangelo. Anzi, ci dice, addirittura: "Annunziatelo dalle terrazze, annunziatelo dai tetti, perché tutti lo possano ascoltare". E, poi, ancora di più, Gesù ci dice: "ma voi sapete quanto siete preziosi? Voi non potete immaginare quanto siete preziosi davanti al Padre mio". E qui si fa il paragone dei due passeri, per dire quanto il Signore è preoccupato per noi, quanto il Signore ci sta vicino. Il non avere paura è la certezza che noi abbiamo questo Dio con noi. Questo Dio è il nostro scudo, la nostra corazza. Questo è la nostra certezza. Questo Dio è davvero la fonte della nostra gioia, per cui non dobbiamo temere di fronte alle prove della vita. Anche se veniamo rifiutati, qualche volta veniamo chiamati addirittura figli di belzebul, come se quello che noi facciamo, viviamo, agiamo fosse fatto in nome di belzebul, non temiamo, il Signore è con noi. E se Dio è con noi, ripeto quello che dice la Lettera ai Romani, chi sarà contro di noi? Nulla e nessuno".

 I FUNERALI

Questa sera, alle ore 19, l'Arcivescovo, monsignor Francesco Alfano, presiederà l’Eucarestia nella chiesa di Santo Stefano a Capri.

Le esequie di Don Carmine Del Gaudio si svolgeranno nella Concattedrale di Castellammare di Stabia domani alle ore 16.

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