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12 Luglio 2022 - 13:09
Raggiro da 4.500 euro in trasferta, ricercato il nipote del ras degli Scissionisti. Catturato il complice
NAPOLI. Da aspirante narcotrafficante a specialista dei raggiri, sembra proprio che il rampollo del clan degli Scissionisti non abbia alcuna intenzione di mettere la testa a posto. Vincenzo Mari, 22enne con già una sfilza di precedenti alle spalle, dopo essere finito in manette per droga nell’estate del 2020, deve adesso rispondere di una nuova, pesante accusa: aver truffato un’anziana, portandole via la bellezza di quasi 5mila euro. Le indagini sul colpo, avvenuto a Matera il 12 maggio scorso, hanno però fatto rapidamente il proprio corso e la locale Procura in pochi mesi è riuscita a ottenere l’emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere per il giovane indagato. Caso chiuso, quindi? Neanche per sogno. Quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta di casa, in via Ortese, a Scampia, il 22enne ha infatti pensato “bene” di non farsi trovare e adesso è ricercato in mezza città. I militari dell’Arma sono comunque riusciti a limitare i danni, individuando il presunto complice di Mari, il 22enne Marco Romano, per il quale il gip di Matera, visto in ragione del suo status di incensurato, aveva disposto gli arresti domiciliari. La vicenda di cui i due devono rispondere è piuttosto scabrosa. I fatti risalgono allo scorso 12 maggio, quando la gang proveniente da Scampia ha messo mirino un’82enne di Matera. La malcapitata Anna C. è stata prima contattata da un misterioso telefonista, il quale l’ha informata di un pacco in giacenza che doveva essere «assolutamente ritirato». Per entrare in possesso della merce ladonna avrebbe dovuto però sborsare 4.500 euro in contanti: cifra che di lì a breve sarebbe stata ritirata da un corriere, tale “Marco”. Ottenuto l’indirizzo esatto dell’abitazione, il truffatore si è così presentato alla porta e, pur senza consegnare alcun pacco, si è fatto consegnare 700 euro in contanti e oltre una decina di gioielli in oro. La banda non si è però limitata qui e ha anzi alzato la posta, facendosi consegnare anche la carta bancomat, con tanto di codice pin, avrebbe usato pochi minuti più tardi presso lo sportello della filiale Montepaschi di Matera. Un colpo da capogiro, ai danni di una povera donna che, vista anche l’età, non ha avuto alcuno strumento per difendersi. Circostanza piuttosto singolare: il giorno stesso in cui è stato commesso il raid, Mari e Romano erano stati fermati dai carabinieri durante un controllo in strada. I due avevano già addosso del denaro sospetto e alcuni cellulari, ma in quel momento la denuncia della vittima non era ancora stata formalizzata, motivo per il quale i due giovani sono stati rilasciati. Arrivata finalmente la denuncia, gli investigatori hanno passato al setaccio le telecamere della città e sono rapidamente riusciti a individuare il mezzo utilizzato dalla banda e il percorso fatto in occasione del colpo. Chiuso il cerchio investigativo, la Procura di Matera ha così ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare: l’esecuzione del provvedimento non è stata però semplice. Di Vincenzo Mari, infatti, sembra al momento essersi persa ogni traccia. Alla truffa avrebbero inoltre preso parte anche altri complici, che però non sono stati ancora identificati.
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