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De Luca: «Sanità campana derubata di 300 milioni, la Regione fa miracoli»

De Luca: «Sanità campana derubata di 300 milioni, la Regione fa miracoli»

"Noi dovremmo andare a piedi a Pompei per ringraziare la Regione Campania  per quello che sta facendo per la sanità con 10mila dipendenti in meno e 300 milioni di euro derubati ogni anno". Lo dice il Presidente della Campania Vincenzo De Luca che, a margine della presentazione del piano di recupero e rifunzionalizzazione di tre ospedali del centro storico di Napoli, ha l'occasione per fare il punto sulla sanità regionale. Tra i temi toccati quello delle lunghe attese in ospedale, in particolare modo al Cardarelli, spesso e volentieri il più ingolfato tra i Pronto Soccorso. Ma per il governatore il problema non è solo del principale ospedale di Napoli: "Pensano alla fila al Cardarelli mentre a Roma in ospedale un paziente ha fatto una coda di 5 giorni e poi è andato via. In tutta Italia la situazione è più pesante del Cardarelli e nessuno ne parla, smettiamola con la lamentosità" dice De Luca che invece è molto più preoccupato per la questione dei medici malati di Covid e la conseguente carenza di personale negli ospedali: "E' una delle criticità e emergenze segnalate per mesi al Ministero della Salute che dorme in piedi. E' evidente che ci sono delle difficoltà ma intanto sono scaduti i contratti delle Usca, gli unici medici e infermieri che andavano nei territori, e il Ministero non solo non ha ancora finanziato ma non ha nemmeno dato copertura finanziaria per la spesa delle regioni per il periodo Covid: noi lavoriamo camminando sul filo del rasoio e facendo miracoli.
E' evidente che in una Regione come la nostra, con 10mila dipendenti in meno, se abbiamo medici e personale positivo il problema diventa complicato. Altro che fila al Cardarelli, dovremmo chiudere" avverte il Presidente della Campania che attacca il Ministero anche perché, a suo dire, non ha a disposizione i fondi per pagare il personale delle case di comunità (e la Regione ha previsto di realizzarne 171). "Tutte le criticità rinviano a due problemi: carenza di personale e mancanza di risorse. La questione si solleva prima a Roma, al Ministero. Dovreste accompagnarci in battaglia" dice De Luca rivolgendosi ai giornalisti a cui poi spiega che la Regione sta lavorando per un incremento delle analisi nelle strutture pubbliche anche se "al Loreto Mare si possono fare analisi gratuitamente ma si sono recati solo in 15". "Poi lavoriamo sul problema dei pazienti oncologici che fanno fatica a spostarsi di casa" sostiene il governatore che infine mette l'accento sul problema dei tetti fissati dal Ministero che in materia di spesa pongono vincoli importanti. "C'è un problema storico di squilibrio tra laboratori privati e pubblici, per alcune branche l'80-90% di prestazione è eseguita da laboratori privati. E' un'eredità ultradecennale, stiamo buttando il sangue un poco alla volta per integrare le funzioni dei laboratori pubblici. Stiamo facendo il possibile per alleggerire la situazione dei nostri pazienti, ma questo - conclude De Luca - non lo fai in 24 ore".

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