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15 Luglio 2022 - 13:07
NAPOLI. È stato firmato il contratto per la manutenzione degli impianti di videosorveglianza presenti nei quartieri di Napoli. Lo ha detto il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, oggi nella chiesa di Santa Maria la Nova per la XIII edizione del Premio Ammaturo Legalità città di Napoli, istituito alla memoria del dirigente della Squadra Mobile di Napoli ucciso 40 anni fa in piazza Nicola Amore insieme con l'agente scelto Pasquale Paola.
«Su Napoli abbiamo un'attenzione massima - ha ribadito Lamorgese - qualche giorno fa ero in Prefettura e abbiamo fatto il punto della situazione con il prefetto.Tutta l'attività della videosorveglianza della città è molto importante perché ci consentirà una facilità nelle indagini investigative e anche negli interventi preventivi. L'ultima volta che sono venuta ho attivato immediatamente la Telecom perché potesse riattivare i contratti di manutenzione di tutte le videosorveglianze, contratto che finalmente è stato firmato e quindi questo, secondo me, andrà a incidere positivamente sulla sicurezza della città».
FORCELLA. Sarà il quartiere Forcella la zona della città che sarà interessata dall'installazione di nuove telecamere di videosorveglianza. Gli impianti di videosorveglianza, ha spiegato Lamorgese, saranno installate «con i fondi Pon per l'Unesco e cercheremo di metterle nella zona di Forcella, che è una delle zone che mi avevano segnalato nelle quali non risultava, almeno nella parte finale, che ci fosse alcun sistema di videosorveglianza. Quindi con quel tipo di finanziamento noi metteremo gli impianti anche in quella zona, così come in altre zone, come Ponticelli e altre che saranno individuate in sede di tavolo tecnico».
«POTENZIAMO ORGANICI MA IMPOSSIBILE UN POLIZIOTTO PER OGNUNO». «Il motto della Polizia è “esserci sempre", ma nessuno può pensare che dietro ognuno di noi ci sia un poliziotto. Dobbiamo fare i conti con quello che abbiamo. Proprio per questa esigenza manifestata da tutti i territori di avere più forze di polizia, stiamo portando avanti un piano di potenziamento degli organici in modo da andare incontro alle esigenze e dare una risposta alla necessità di farci vedere ed essere presenti» ha spiegato il ministro.
«Noi lo faremo - ha assicurato Lamorgese - e c'è il massimo impegno dell'amministrazione dell'Interno nel suo complesso. Ci sono forze di polizia, prefetti, comitati provinciali, i sindaci, c'è un mondo che gira intorno alla sicurezza. La sicurezza partecipata significa fare rete tutti insieme, e i risultati poi si vedono. Ma il risultato non comporta che all'improvviso tutti gli episodi non esistano più, non è possibile. Dobbiamo operare molto sulla prevenzione e su questo c'è il massimo impegno da parte di tutti noi».
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