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15 Luglio 2022 - 14:02
Le indagini sull'omicidio del dirigente della Squadra mobile di Napoli Antonio Ammaturo e dell'agente scelto Pasquale Paola, uccisi 40 anni fa dalle Brigate Rosse a Napoli, «saranno riaperte non appena saranno determinate nuove condizioni, cosa che ritengo possibile». Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo, intervenuto questa mattina a Napoli al Premio Ammaturo.
«Le persone che sanno cosa accadde sono ancora vive, a cominciare dal camorrista latitante dal 2002 quando è evaso per la seconda volta», ha aggiunto Melillo facendo riferimento a Renato Cinquegranella, affiliato alla Nuova Camorra Organizzata ritenuto coinvolto nell'omicidio di Ammaturo.
Cinquegranella, ha ricordato Melillo, «era già evaso nel 1989, condannato per un omicidio terribile, ferocissimo. Riarrestato, dopo 10 anni ha potuto richiedere il beneficio e in occasione del quarto permesso concesso dalla magistratura di sorveglianza è evaso. Da allora è latitante. La ricerca dei latitanti è in corso e anche lui sarà chiamato spero presto a misurarsi con la responsabilità di aver accolto il commando delle Br in fuga, di aver dato rifugio e protezione a uomini delle Brigate Rosse in fuga».
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