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17 Luglio 2022 - 16:35
È stato catturato nella tarda serata di ieri, presso la città di Podgorica capitale del Montenegro, Massimo Riello, detenuto del carcere di Como evaso il 12 marzo scorso mentre, in permesso, si trovava al cimitero di Brenzio in visita alla tomba della madre. È stato il servizio di cooperazione internazionale dell’Interpol a comunicarne la cattura al Nucleo investigativo della Polizia penitenziaria che ne aveva seguito le tracce da tempo e che aveva segnalato al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) la sua presenza sul territorio montenegrino.
Grazie alle articolate e complesse indagini svolte dal Nucleo investigativo regionale della Lombardia e coordinate dal sostituto procuratore di Como Alessandra Bellù, dalla fine di giugno gli uomini del Nic hanno mantenuto contatti diretti e costanti con i servizi di cooperazione internazionale, segnalando Riella dapprima in Montenegro, poi in Serbia e successivamente di nuovo in Montenegro. Fino a localizzare con precisione il luogo dove il fuggitivo aveva trovato rifugio, comunicandolo ai reparti speciali della polizia montenegrina che hanno eseguito il blitz.
Soddisfazione è stata espressa dal capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Carlo Renoldi: "Ho manifestato al direttore del Nic, Augusto Zaccariello, le mie congratulazioni per la cattura dell'evaso, chiedendogli di esternarle a tutto il personale del Nucleo e, in particolare, del Nir della Lombardia, per il contributo determinante prestato nella lunga e complessa attività di indagine, che ancora una volta dimostra la grande professionalità del nostro personale".
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