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Clan Contini in subbuglio: scarcerato il boss Nicola Rullo

Clan Contini in subbuglio: scarcerato il boss Nicola Rullo

Raffica di sconti di pena nel processo di appello, terremoto all’Arenaccia: “’o nfamone” lascia il 41-bis e torna a piede libero

NAPOLI. Terremoto all’Arenaccia, il boss Nicola Rullo “’o nfamone” (nella foto) torna a piede libero dopo anni di ininterrotta detenzione. Il clamoroso colpo di scena è maturato ieri pomeriggio al termine del processo celebrato davanti alla sesta sezione della Corte d’appello di Napoli. I giudici di secondo grado, dando ampio accoglimento alle argomentazioni difensive del legale di Rullo, l’avvocato Domenico Dello Iacono, hanno concesso al ras un sostanzioso sconto di pena. Rullo, che già in primo grado era riuscito a cavarsela con dieci anni di reclusione in continuazione con altra sentenza, adesso ha visto ridursi la pena a soli due anni e otto mesi. Il boss nel frattempo ha però già scontato tre anni e mezzo in regime di custodia cautelare e così per lui si sono riaperte le porte del carcere. Circostanza non trascurabile: in un colpo solo Rullo “’o nfamone” è passato dal 41-bis, dove si trovava ristretto nel carcere di Novara, al completo ritorno a piede libero, che diventerà esecutivo da qui alle prossime ore. I giudici di appello hanno poi rivisto al ribasso numerosissime condanne. Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato ieri pomeriggio: Ciro Acanfora, difeso dall’avvocato Emireno Valteroni, 9 anni e 4 mesi; Salvatore Acanfora, 2 anni e 6 mesi; Antonio Aida, 12 anni; Antonio Aieta, difeso dall’avvocato Rocco Maria Spina, 9 anni; Giuseppe Ammendola, difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Giuseppe Ricciulli, 23 anni in continuazione con altra sentenza (pena ridotta dunque a 10 anni); Gaetano Attardo, 14 anni; Giulio Barbella, 12 anni e 6 mesi; Ettore Bosti, 16 anni; Angelo Botta, 10 anni e 8 mesi; Nicola Botta, 12 anni e 2 mesi; Salvatore Botta (classe 1982), 9 anni; Salvatore Botta (classe 1950), 25 anni 23 anni in continuazione con altra sentenza; Rosario Capozzo, 7 anni e 4 mesi; Vincenzo Capozzoli, 13 anni e 8 mesi 23 anni in continuazione con altra sentenza; Pietro Cerbone, 8 anni e 10 mesi; Pasquale Cino, 10 anni e 10 mesi; Gennaro Corrado, 10 anni; Antonio Cristiano, difeso dagli avvocati Giuseppe Perfetto e Leopoldo Perone, 6 anni in continuazione con altra sentenza (ottenendo così uno sconto complessivo di 12 anni); Alfredo Cuomo, 8 anni e 10 mesi; Alfredo De Feo, 16 anni; Giuseppe De Rosa, 10 anni e 8 mesi; Rosa Di Munno, 8 anni; Domenico Esposito, 8 anni e 10 mesi; Ettore Esposito, 20 anni 23 anni in continuazione con altra sentenza; Giovanni Esposito, 3 anni e 9 mesi 23 anni in continuazione con altra sentenza; Umberto Falanga, 5 anni e 4 mesi 23 anni in continuazione con altra sentenza; Massimo Fiorentino, 9 anni e 6 mesi; Gennaro Fiorillo, 15 anni 23 anni in continuazione con altra sentenza; Emanuele Grasso, 2 anni e 8 mesi; Salvatore Mendozzi, 10 anni; Salvatore Merolla, 10 anni; Roberto Murano, 12 anni; Antonio Muscerino, 3 anni; Michele Patierno, 9 anni e 4 mesi; Antonio Pengue, 9 anni e 4 mesi; Salvatore Percope, 7 anni; Antonio Pesce, 10 anni e 8 mesi; Patrizio Picardi, 6 anni; Luciano Poggi, 5 anni e 4 mesi 23 anni in continuazione con altra sentenza; Mario Pomatico, 18 anni 23 anni in continuazione con altra sentenza; Salvatore Prospero, 2 anni e 8 mesi; Nicola Rullo, 2 anni e 8 mesi; Giuseppe Tolomelli, 3 anni e 8 mesi; Vincenzo Tolomelli, 10 anni. Dichiara di non doversi procedere nei confronti di Tommaso Cristiano. Pene confermate invece per Mario Ambrosio, Giuseppe Arduino, Giovanni Botta, Vincenzo Botta, Pietro Caso, Gennaro Costa, Fabio Cristiano, Maurizio Delle Donne, Giuseppe Del Piano, Gennaro De rosa, Giuseppe Giordano, Francesco Mallardo, Giuseppe Marsiglia, Gennaro Pelliccio, Salvatore Petrone e Carmine Tolomelli.

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