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25 Luglio 2022 - 18:43
NAPOLI. La spaccatura interna tra i De Micco e i De Martino, forse provocata secondo gli inquirenti da dissidi economici circa il mantenimento dei detenuti, avrebbe acuito la crisi di Ponticelli. Un quartiere diventato da circa un anno ostaggio della criminalità, che ha approfittato anche dell’uscita di scena per raggiunti limiti di età di alcuni storici investigatori anticamorra.
Tanto più che ora i clan attivi sono tre, ognuno con un proprio reggente sul territorio: i “Bodo”, gli “XX” e i De Luca Bossa. Intanto spunta un video delle esplosioni provocate l'altra notte da due bombe a Ponticelli, episodio successivo al duplice omicidio costato la vita a un operaio incensurato. Nel filmato, girato pochi secondi dopo le esplosioni da un automobilista, si vedono le auto in fiamme, a ridosso delle abitazioni.
«Poteva essere una strage», commenta il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha ricevuto il video da un cittadino e l'ha postato sul suo profilo Facebook. «Le immagini dell'esplosione a Ponticelli nella notte fra venerdì e sabato sono scioccanti», afferma il consigliere, che ormai da anni è il collettore di denunce e segnalazioni di episodi di violenza o semplice inciviltà che rilancia sui propri canali social.
«La deflagrazione, come dimostra un filmato inviatoci da un passante, è avvenuta a pochi passi da un'abitazione e mentre altre vetture circolavano in strada. Una situazione pericolosissima, poteva essere una strage. Non possiamo aspettare la tragedia, non possiamo attendere l'ennesimo innocente ammazzato». Secondo Borrelli, «la camorra sta agendo senza alcun timore, questi mostri senza scrupoli vanno fermati al più presto. Chiediamo a Questura e Prefettura di intervenire con fermezza per ripristinare l'ordine e garantire maggiore sicurezza alla popolazione. Occorrono presidi fissi delle forze dell'ordine, soprattutto la notte».
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