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01 Agosto 2022 - 16:09
Diritti dei lavoratori: ennesimo successo professionale a livello nazionale, targato Campania, in particolare per gli avvocati Giovanni Della Corte e Pasquale Guadagni, riuniti nel noto studio di via Mauro Leone a Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli, e pure nelle sedi di Treviso e di Roma.
Accogliendo l'esaustivo ricorso in via d’urgenza presentato dagli stessi legali, illustri esponenti della nota ed apprezzata rappresentanza forense napoletana, notoriamente ai vertici in ambito italiano e internazionale, il Tribunale di Venezia, con disposizione della dott. Anna Menegazzo, ha annullato le elezioni delle RSU/RSL
(Rappresentanza Sindacali Unitarie / Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), che si sono svolte nello scorso giugno nello stabilimento Acqua San Benedetto di Scorzè (VE).
Della Corte e Guadagni detengono al proprio attivo significativi esiti giurisprudenziali positivi in materia, che hanno fatto notizia e ribadito il preciso indirizzo a tutela del diritto da parte dei lavoratori, di potere scegliere i propri rappresentanti, come previsto dal principio che si rifà all’articolo 39 della Costituzione.
La FLAI-CGIL (Federazione Lavoratori Agro-Industria) e la FAI-CISL (Federazione Agricola Alimentare Ambientale Industriale Italiana), che da anni si presentano come unici interlocutori del datore di lavoro, avevano escluso la lista dei candidati FSAA (Federazione Sindacale Autonoma Alimentaristi), sindacato autonomo che stava acquisendo numerosi consensi, in particolare tra i dipendenti dello stabilimento nel Veneziano, grazie alla costanza e alla determinazione dimostrate nel proprio assiduo operato a favore dei diritti degli stessi.
In particolare, la Commissione elettorale aveva posto alla base dell’esclusione, delle violazioni di carattere procedurale.
Va pure precisato che, nonostante le più che fondate motivazioni fornite nei dettagli, a nulla è valso il ricorso alla stessa Commissione Elettorale per ottenere una opportuna rivisitazione della rigida posizione assunta.
Alla FSAA, a questo punto, non è rimasto che impugnare, dinanzi al Comitato dei Garanti, istituito presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Venezia, la decisione della Commissione elettorale, fornendo adeguata ed articolata argomentazione.
Non solo: a confermare l’esclusione della FSAA, è sopraggiunto anche il voto favorevole dei due sindacati FLAI CGIL e FAI CISL, oltre a quello del rappresentante di Confindustria, che hanno fissato la data delle elezioni appunto a giugno e, in totale assenza di avversari, si sono ovviamente aggiudicati tutte le cariche elettive disponibili.
Ma, il sindacato autonomo FSAA, sollecitato dai propri iscritti, si è rivolto al Tribunale di Venezia che, accogliendo il ricorso ex art. 700 cpc, ha ritenuto illegittima la sua esclusione, ha annullato le elezioni già celebrate ed ha ordinato “… il rifacimento delle elezioni per il rinnovo delle RSU/RSL nello stabilimento di Scorzé della San Benedetto s.p.a., ammettendo la partecipazione dei candidati indicati nella lista della FSAA…”
Al momento, lo Stabilimento dell’Acqua San Benedetto si trova perciò senza un interlocutore sindacale visto che la RSU/RSL attualmente in carica, come decretato dal citato accoglimento, è da ritenersi automaticamente decaduta e priva del potere di rappresentare i lavoratori dello stabilimento.
Quanto prima, dovrebbe finalmente svolgersi, come confidano i dipendenti, il regolare rinnovo delle cariche, in una realtà di rilievo internazionale, qual’è quella della San Benedetto, a tutela del principio del “favor partecipationis” valevole nelle competizioni elettorali, secondo cui vanno preferite le scelte interpretative che consentano agli elettori di esprimere liberamente le loro preferenze.
Già in una situazione similare, aveva avuto larga eco l’accoglimento da parte del giudice della quinta sezione civile del tribunale di Palermo, Rachele Monfredi del ricorso urgente presentato dallo stesso avvocato Giovanni Della Corte, insieme al collega Antonina Viola, a tutela dei diritti della Failms - confederata Consafi - e dei suoi iscritti, contro la decisione, a parere dei legali illegittima, della commissione elettorale di non consentire ai candidati della sigla di partecipare alla consultazione per delle “presunte anomalie formali”. Mentre, la Failms "non essendo firmataria del contratto collettivo nazionale del lavoro non è tenuta a osservare pedissequamente la modulistica utilizzato da Fiom, Uilm e Fim...”.
In definitiva, una commissione elettorale non può decidere in autonomia come gestire le votazioni e, purtroppo, questo accade spesso anche in altri contesti e altre aziende.
Appare quindi evidente l'importanza dell'accoglimento del ricorso relativo alla vicenda della San Benedetto, affinché ogni situazione anomala, a Nord come a Sud, torni nel solco della piena legalità e nel rispetto dei principi democratici che in Italia sanciscono la libertà di ogni lavoratore di scegliere i propri rappresentanti.
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