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Giallo all’Ascalesi, resti umani nel cantiere

Giallo all’Ascalesi, resti umani nel cantiere

NAPOLI. L’ospedale dei misteri torna a tingersi di giallo. Nel primo pomeriggio di ieri una macabra scoperta è avvenuta nel presidio sanitario Ascalesi, in via Egiziaca a Forcella. È qui che, all’interno di un’area sottoposta a cantiere, gli operai hanno scoperto alcuni resti umani: uno scheletro completo, sul quale sono adesso in corso accertamenti. Sul posto, poco dopo le 14, sono intervenuti i carabinieri per eseguire i rilievi tecnici di routine. Le ossa recuperate sono state quindi inviate al Secondo Policlinico, dove si cercherà di stabilire l’esatta datazione del decesso. Potrebbe infatti trattarsi dei resti di un uomo, ma anche di una donna, scomparso in epoca remota, forse addirittura ai tempi in cui l’Ascalesi era ancora un monastero, oppure più di recente. Questa seconda ipotesi appare comunque al momento piuttosto inverosimile.
Non è la prima volta che il presidio sanitario di Forcella balza alla ribalta della cronaca per vicende piuttosto inquietanti: in passato, vale la pena ricordarlo, alcuni locali erano stati persino utilizzati dai boss del quartiere per svolgere dei summit lontano da occhi “indiscreti”. In tempi ancora più recenti, correva l’anno 2018, è invece avvenuto un clamoroso furto, i cui responsabili non sono stati ad oggi ancora individuati. Un colpo da maestri della microcriminalità era stato compiuto da ladri ben informati. La notte tra il 13 e il 14 gennaio 2018, almeno in due con un complice a fare da “palo” in strada, hanno segato la grata della finestra della farmacia dell’ospedale Ascalesi e si sono introdotti nel deposito prelevando farmaci oncologici per 800mila euro. Per i dipendenti della struttura sanitaria del centro storico, a due passi da corso Umberto e da Forcella, è stato uno choc accorgersene alla riapertura. L’ipotesi maggiormente presa in considerazione dagli investigatori è che fossero destinate al mercato nero italiano o addirittura all’estero. In ogni caso, non sarà facile risalire agli autori. In casi del genere la prima domanda che il cittadino comune si fa, apprendendo una notizia del genere, è come sia stato possibile. Non c’era vigilanza? In effetti la vigilanza privata all’Ascalesi c’è, ma è interna; quindi non comprende controlli all’esterno della struttura sanitaria. Il che ha reso possibile per i ladri, pronti a fuggire presumibilmente con un furgoncino o un Suv, introdursi attraverso la finestra e agire facendo il meno rumore possibile. Se qualcuno ha notato qualcosa di sospetto, o addirittura ha assistito dalla propria abitazione, si era guardato bene dal telefonare alle forze dell’ordine. Fino alle 15 di venerdì i farmaci erano regolarmente all’interno della farmacia. Alle 8 non c’erano più, il che portava gli investigatori a una sola conclusione: il furto è avvenuto nella notte. Mentre invece si può soltanto ipotizzare l’orario preciso, orientativamente tra le 3 e 4, quando il sonno è più profondo. Ma ciò non toglie che qualcuno, magari per insonnia o perché era rincasato tardi, possa aver visto i malviventi mentre con il flex segavano la sbarra. Uno strumento veloce, ma che non è propriamente silenzioso. Ecco perché i ladri hanno potuto agire indisturbati e il colpo era terminato.

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