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14 Agosto 2022 - 09:31
«In tre anni mai un sopralluogo»
napoli. Ancora crolli nell’area di Poggioreale. A cedere stavolta, complice probabilmente il mal tempo dei giorni scorsi, è stata la copertura della piscina comunale “Bulgarelli”, ex Rari Nantes, di via Monfalcone. La piscina, chiusa da settembre 2019, era stata dichiarata inagibile proprio per danni al tetto. Nessun ferito ma tanta l’amarezza nelle parole di chi racconta l’accaduto: «Un crollo annunciato dai comitati di quartiere mai ascoltati». Così lo ha definito Carmine Meloro, ex Consigliere della IV Municipalità che nelle scorse ore ha segnalato il cedimento. «Ormai sono passati quasi tre anni dalla chiusura della piscina- continua Meloro- Da allora mai nessuno, nonostante le diverse segnalazioni, è venuto a fare dei sopralluoghi. È l’ennesimo caso in cui bisogna sfiorare la catastrofe per sperare che qualcosa cambi. In tempi immemori il sindaco Luigi de Magistris annunciò l’apertura di un bando di gara per il ripristino ma ad oggi di quegli atti e di quei soldi non si sa nulla. Una possibilità concreta oggi potrebbe quella di ricorrere ai fondi Pnrr. Bisogna investire su un territorio martoriato da troppo tempo che ha sete di sport e di rinascita. Grandi campioni, come Patrizio Oliva, sono venuti fuori dal nostro territorio ed è fondamentale puntare sui giovani». A fare eco alla segnalazione di Meloro è stato anche Enrico Cella, consigliere e presidente della commissione Patrimonio della IV Municipalità. «La piscina, assieme al campetto Monfalcone e al Palastadera rappresenta, o meglio, rappresentava una delle poche strutture sportive della municipalità. Tutti questi impianti sono però attualmente chiusi e abbandonati. Nell’ultimo consiglio municipale si è finalmente stabilito che a breve inizieranno i lavori di messa in sicurezza per il campetto da calcio e poi si darà il via ad un bando. Ancora nulla invece è stato fatto per la piscina e il Palastadera. Una struttura sportiva è centro di aggregazione, è un importantissimo mezzo per allontanare i ragazzi dalla strada, educarli al rispetto e permettere loro di giocare e divertirsi in sicurezza ma anche un luogo di ritrovo e socializzazione, cosa che è mancata in questi anni di chiusura. La cosa a dir poco vergognosa è che nello scorso bilancio della giunta Manfredi non vi è un euro per rimettere su queste strutture. Benché si parli spesso di politiche sociali, sul territorio non ci sono spazi destinati ai giovani. Le piazze della municipalità sono infestate da insetti, i parchi sono abbandonati e le strutture sportive ormai chiuse da anni. Ciò che resta ormai è solo la strada» conclude Cella. Francesca Parisi
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