Tutte le novità
19 Agosto 2022 - 09:41
Uno o più clan di camorra in cerca del “pizzo” sulla vendita dell’orologio
NAPOLI. Due delle ultime sparatorie tra i Quartieri Spagnoli e il Cavone sarebbero collegate alla clamorosa rapina del prezioso orologio a Charles Leclerc, il 29 aprile scorso a Viareggio. I tre autori dell’aggressione, due dei quali identificati e già conosciuti dalle forze dell’ordine, una volta tornati a Napoli avrebbero subito a colpi di pistola le pressioni di uno o più clan di camorra in cerca del “pizzo” sulla vendita del Richard Mille (valore presunto circa due milioni di euro in quanto pezzo unico).
Le “stese”, secondo alcuni esperti investigatori che operano in zona, sono avvenute prima del Ferragosto e potrebbero interpretarsi come intimidazioni, anche se nel frattempo il prezioso oggetto sarebbe stato venduto sotto costo a un imprenditore spagnolo con villa a Ibiza. Ma sul passaggio di mani per il momento ci sono soltanto voci. Charles Leclerc, sorpreso alla Darsena di Viareggio, a bordo della Ferrari provò inutilmente a inseguire i tre napoletani, i quali però furono catturati dall’obiettivo di una telecamera di videosorveglianza.
Nelle mani dei carabinieri della compagnia viareggina finì la sequenza della fuga rocambolesca della coppia di autori materiali dello scippo, attesi più avanti da un complice in automobile. Era la sera di Pasquetta e i malviventi, con la scusa di una foto ricordo e di un selfie, si avvicinarono a più riprese al pilota di Formula Uno della Ferrari che era insieme al preparatore atletico in via Salvatori, strada da un mese al buio in attesa della sostituzione delle lampade, e con mossa fulminea uno di essi gli strappò dal polso l’orologio. Un colpo ben studiato a tavolino a giudicare dalla dinamica, favorito non per caso dall’assenza di illuminazione.
Lo stupendo e originale modello di Richard Mille, rosso Ferrari, secondo i collezionisti potrebbe valere addirittura fino a due milioni di euro. Proprio perché è un cronografo unico al mondo, del peso di appena 32 grammi realizzato con un mix di materiali di alto pregio e resistenza, quali titanio grado 5 e nanotecnologie al quarzo rosso, e equipaggiato con il cinturino più leggero mai creato dal marchio. Anche i meccanismi sono piccoli capolavori di precisione e robustezza.
Un modello tanto prezioso quanto difficile da piazzare sul mercato nero in quanto estremamente riconoscibile(c’è anche la dedica sulla cassa della celebre azienda). Ecco perché, secondo voci raccolte a livello confidenziale sul territorio napoletano, l’orologio sarebbe stato venduto a un prezzo molto inferiore al suo valore. Scottava troppo evidentemente anche per ladri professionisti. Le indagini dunque starebbero per giungere a una svolta, ma ancora gli indizi raccolti non sarebbero sufficienti a far scattare le manette.
Con il coordinamento della procura toscana, sono condotte dai carabinieri della compagnia di Viareggio in collaborazione con i colleghi napoletani e l’aiuto di esperti investigatori della sezione “antirapina” della Squadra mobile della questura partenopea.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo