Tutte le novità
28 Agosto 2022 - 07:35
NAPOLI. Un allarme “stesa” nel cuore della notte (tra venerdì e sabato) in via Evangelista Torricelli a Pianura, e per l’ennesima volta in quest’estate di terrore per il quartiere flegreo sono accorse le forze dell’ordine. Qualcuno aveva telefonato segnalando una sparatoria, ma nel luogo indicato i carabinieri non hanno trovato nulla: né bossoli e neppure un testimone che avesse visto movimenti sospetti. Così, almeno per il momento, il caso è stato archiviato come frutto avvelenato della piscosi: la strada infatti è l’epicentro della guerra tra 2 clan.
Erano circa le 3. Comunque, dopo gli ultimi episodi, la strategia del clan Carillo-Perfetto appare chiara agli investigatori: minacce, intimidazioni o addirittura spari contro chiunque legato in qualche maniera ai nemici MarsicanoEsposito-Calone si trovi in via Torricelli, storico quartier generale del gruppo con a capo il giovane ras imparentato con i Pesce. L’ultimo ad andarci di mezzo, per fortuna senza danni eccessivi, è stato il neo 19enne Antonio Gaetano.
Tre notti fa 2 uomini in scooter l’hanno intercettato nei pressi di casa e hanno aperto il fuoco centrandolo al polpaccio e alla caviglia sinistri. Le indagini sul ferimento sono condotte dai poliziotti della Squadra mobile della questura (coordinate dal vice dirigente Andrea Olivadese) con i colleghi del commissariato Pianura (vice questore Arturo De Leone). Investigatori esperti che conoscono bene il territorio e sanno delle amicizie di Antonio Gaetano negli ambienti dei Marsicano, pure con i ras a capo del gruppo. Anche se non si può escludere che il movente possa essere un altro, avendo il giovane un precedente per droga, slegato dalla guerra in corso da quasi 2 anni tra gli eredi dei Pesce-Marfella e coloro che sono succeduti ai Mele, con base in via Comunale Napoli.
Antonio Gaetano è stato centrato dai proiettili mentre si trovava da solo, a piedi, all’altezza del civico 330 di via Torricelli. Non è molto lontano da casa sua, cosicché il primo a soccorrerlo è stato il padre, Gennaro. Lo ha caricato in macchina portandolo all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta, dove i sanitari lo hanno medicato e dimesso con una prognosi di 30 giorni. Nel frattempo era scattato l’allarme e alla struttura sanitaria sono arrivati i poliziotti per interrogarlo. Il 19enne ha raccontato di non aver visto in faccia i 2 uomini sullo scooter, escludendo comunque l’ipotesi di una rapina, e di non avere idea sul movente dell’agguato. Di sicuro comunque, il pistolero non ha sparato per ucciderlo. Avrebbe mirato diversamente.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo