Tutte le novità
31 Agosto 2022 - 14:02
Due gravi e correlati episodi intimidatori da parte di esponenti di una nota famiglia di camorra legata alla clan della 167 di Arzano hanno visto come bersaglio, ancora una volta, il giornalista professionista Mimmo Rubio, già sotto scorta dall’ottobre del 2020. I fatti sono accaduti nell’ultimo fine settimana e sono stati immediatamente denunciati alla magistratura.
Il primo episodio, è avvenuto in presenza della scorta e di un altro giornalista, Giuseppe Bianco, anch’egli in precedenza vittima di minacce. Un pregiudicato si è fermato davanti a Rubio con fare evidentemente minaccioso, dopo poche ore la madre dello stesso pregiudicato ha “invocato” la morte del giornalista, a commento di un post con sua una foto.
Il pregiudicato in questione aveva già mesi fa minacciato il giornalista Rubio via social dopo i suoi servizi giornalistici di denuncia sulla processione della Madonna dell’Arco che da anni andava ad omaggiare il clan fin dentro la sua roccaforte.
E si tratta della stessa persona, legata al clan, ferita in un agguato di camorra alcuni mesi fa durante la faida interna alla cosca. In questi ultimi giorni Rubio stava raccontando, sulla pagina di Arzano news, delle dichiarazione dei collaboratori di giustizia del clan della 167 di Arzano.
«Il Sindacato unitario giornalisti della Campania - si legge in una nota - esprime preoccupazione per questo ennesimo episodio di intimidazione in un territorio che verrà segnalato al Prefetto e all’osservatorio sui cronisti minacciati del Ministero dell’Interno. Presto saremo di nuovo ad Arzano per far sentire la nostra vicinanza ai colleghi minacciati e a chi su quel territorio ogni giorno lotta per la legalità».
«Continuiamo ad essere preoccupati per quello che accade ad Arzano e in generale nei comuni dell'area Nord della città metropolitana di Napoli. Nonostante i risultati investigativi di magistratura e forze dell'ordine, la camorra non arretra. Le nuove minacce a Mimmo Rubio sono un campanello d'allarme ulteriore sulla presenza asfissiante dei clan su determinati territori. Come spesso accade i cronisti continuano ad essere presi di mira solo perché svolgono con professionalità e attenzione il proprio lavoro e raccontano le notizie. Ci auguriamo che gli autori delle nuove intimidazioni siano presto assicurati alla giustizia. Chi minaccia un giornalista minaccia la nostra democrazia». Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo