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01 Settembre 2022 - 14:39
NAPOLI. Partirà oggi da Monaco di Baviera la salma della piccola Lavinia Trematerra, la bimba di 7 anni morta a Monaco di Baviera schiacciata da una statua posizionata nel giardino dell’albergo dove era in vacanza con la famiglia. I genitori, l’avvocato Michele Trematerra e la mamma Valentina Irene Poggi, sono rimasti in questi giorni a Monaco, in un albergo vicino all’ambasciata italiana, per le strazianti formalità burocratiche necessarie a riportare a casa il corpo della loro figlia per l’estremo saluto che chi le ha voluto bene vorrà tributargli. Fondamentale in questo senso è stata l’assisenza del console Enrico De Agostini e dell’intera ambasciata. Nella giornata di mercedì il pubblico ministero di Monaco che sta seguendo la vicenda ha dato il nulla osta al trasferimento della salma al termine dell’esame autoptico sul corpo della bambina. Ieri è arrivato anche il certificato di morte dal Comune di Monaco concludendo così l’iter burocratico per poter rimpatriare i resti mortali della bimba. L’agenzia funebre ha programmato per oggi la partenza verso Napoli con un carro funebre proveniente da Bolzano. Nel capoluogo campano la salma arriverà nella giornata di domani. Sabato a mezzogiorno, poi, sono in programma i funerali nella chiesa dei Pallottini in piazza Europa. I genitori, intanto, vivono queste ore nella più totale disperazione e si apprestano anche loro al rientro a Napoli senza la loro piccola figlia. «Amore mio - scriveva martedì, in un post su Facebook, la mamma di Lavinia - il ritorno a Napoli senza di te sarà dilaniante. Buon viaggio piccola mia ti voglio immaginare in giro per il mondo a conoscere posto nuovi e fare quello che dovevamo fare insieme quando saresti cresciuta. Stai attenta, abbi cura di te e non dimenticare mai che mamma e papà ti amano immensamente». Intanto si attendono ancora sviluppi investigativi dalla polizia tedesca chiamata ad accertare le responsabilità dell’albergo nella caduta della statua che ha schiacciato la piccola Lavinia. Questo tipo di ornamento, infatti, andrebbe ancorato con del ferro a una base di cemento mentre il monumento sembrerebbe fosse soltanto appoggiato sul terreno. Ciò nonostante nessun manager o dipendente dell’albergo si è fatto sentire con i genitori della piccola.
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