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02 Settembre 2022 - 09:59
È deceduto ieri sera all'età di 98 anni. Collaborava con il Roma
Napoli. Ieri sera è morto all'età di 98 anni l'architetto Gerardo Mazziotti.
Architetto di origini calabresi, si laurea all'Università federiciana di Napoli con una tesi su un velodromo coperto, con cui vincerà il premio CONI. Entrato subito nello studio di Carlo Cocchia, vi realizza la riprogettazione del Padiglione del Nord America nella Mostra d'Oltremare ed è assistente alla progettazione dello stadio San Paolo. Nel corso degli anni cinquanta progetta poche opere architettoniche: collabora nella progettazione del rione La Loggetta insieme a Carlo Cocchia e Giulio De Luca, la residenza Giordani (oggi ostello della gioventù) e case a schiera per l'INA-Casa a Pozzuoli. Negli anni settanta diviene il direttore dei servizi tecnici dell'Istituto autonomo per le case popolari della provincia di Napoli (IACP) di Napoli nel quale progetta alcuni palazzi nel nascente quartiere Scampia. A Benevento, nel 1968, costruisce il complesso della Banca d'Italia con Massimo Nunziata e Michele Pagano. Tra il 1970 e il 1980 progetta un complesso scolastico a Marianella dove vengono espresse a nudo le strutture portanti con l'ausilio della facciata continua.
Tra i primi commenti quello dell'ex parlamentare Amedeo Laboccetta, presidente dell’associazione Polo Sud: «La città di Napoli, con la scomparsa di Mazziotti, perde un uomo di raffinata cultura, un insigne architetto. Un professionista che non ha esitato spesso ad andare “controcorrente”, non perdendo mai di vista convinzioni e certezze, a costo di rinunciare onon ottenere incarichi di prestigio. Mi piace ricordare tra le sue innumerevoli progettazioni quella del Rione la Loggetta, unitamente a De Luca e Cocchia. Nell’ultimo periodo si è contraddistinto soprattutto per le iniziative e battaglie contro le storture sul futuro di Bagnoli e dell’area occidentale. La sua capacità ha fatto sì che lasciasse una impronta anche nel settore urbanistico. Napoli piange un uomo d’altri tempi - non saccente nemmeno quando è stato chiamato a riprogettare opere altrui - che ci è stato invidiato da tutto il Paese».
Mazziotti fino a due giorni fa lavorava al computer, collaborava con il Roma, poi una caduta fatale. Lascia la moglie, 2 figlie, 4 nipoti ed altrettanti pronipoti. Ai familiari tutti, al cognato, il giornalista Luciano Scateni, le più sentite condoglianze del direttore Antonio Sasso e della redazione. I funerali si terranno domani alle oree 11 nella Chiesa del Sacro Cuore al corso Vittorio Emanuele
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