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Dolore e commozione ai funerali di Elvira

Dolore e commozione ai funerali di Elvira

La ragazza falciata da una moto. Venerdì sera nuovo incidente in via Caracciolo

NAPOLI. Nella chiesa di Piedigrotta, ieri mattina, è stato dato l'ultimo saluto ad Elvira Zriba, la 34enne travolta e uccisa sul Lungomare Caracciolo da un pirata della strada.  Presenti il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli, la coportavoce regionale Fiorella Zabatta, il tesoriere nazionale del Sole che Ride Francesco Alemanni, l'assessore della I Municipalità Benedetta Sciannimanica e il consigliere della I Municipalità Lorenzo Pascucci, e il presidente del consiglio federale regionale di Europa Verde Rosario Pugliese, Agostino Galiero, co-portavoce provinciale del Sole che Ride. «Quanto accaduto è drammatico. Ma il fatto che venerdì sera, sempre sul Lungomare, altri due ragazzi siano stati investiti da un'auto a tutta velocità, ci fa capire che nulla è cambiato. Ci aspettavamo, dopo la morte di Elvira, una presenza più massiccia delle forze dell'ordine e interventi drastici, ma non è stato così. Chiediamo a Prefetto e Questore un tavolo per l'ordine e la sicurezza pubblica urgente, per garantire maggiore tutela e l'incolumità dei cittadini sulle strade. Elvira non può essere morta invano, occorre fare di più e farlo al più presto», hanno detto Borrelli e Zabatta. Infatti a pochi giorni da quella tragedia, venerdì sera via Caracciolo, a Napoli, è tornata ad essere teatro di un grave incidente dettato dall'incoscienza. Secondo alcuni testimoni una macchina, che giungeva da via Orazio ha colpito in pieno uno scooter con in sella due ragazzi. «Nel weekend guidare o semplicemente passeggiare nella zona nei pressi del Lungomare è diventato uno sport estremo e pericolosissimo. Vigono le regole del “passo prima io”, della velocità sfrenata, dell'incoscienza più totale. E intanto famiglie perbene sono costrette a piangere i propri cari. È il momento di istituire presidi fissi delle forze dell'ordine, che possano meglio disciplinare il traffico, punire gli incivili e, soprattutto, fungere da deterrente per le teste calde» aggiungono Borrelli e Fiorella Zabatta.

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