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Ponticelli, fuochi d'artificio per la scarcerazione di Amitrano

Ponticelli, fuochi d'artificio per la scarcerazione di Amitrano

NAPOLI. È tempo di scarcerazioni a Ponticelli. Dopo Giuseppe De Luca Bossa, fratello del boss detenuto Antonio detto “Tonino o’ sicco”, è tornato a casa Francesco Amitrano, nipote dei Sarno e fratello del più conosciuto Domenico detto “Mimmo ’o pop”, il più social tra gli affiliati alla malavita organizzata di Napoli. Entrambi personaggi molto popolari nel quartiere orientale di Napoli, tant’è vero che un fragoroso spettacolo pirotecnico ha accolto il ritorno a casa dell’ultimo ormai ex detenuto dopo ben 12 anni. Un evento celebrato nella zona delle cosiddette “case murate” dell’ex fortino dei Sarno con una lunga carrellata di fuochi d’artificio, così come mostrano i video pubblicati.

La famiglia Amitrano, imparentata con i fratelli boss del disciolto storico clan di Ponticelli, lo scorso 11 settembre ha riabbracciato uno dei suoi congiunti e ora gli investigatori si chiedono se la decisione di Amitrano junior di trasferirsi dal rione Lotto O, fortino del clan De Luca Bossa, al Rione De Gasperi, sia un caso o rappresenti uno scricchiolio nell’alleanza tra i due gruppi di mala. Al momento non ci sono comunque prove, sottolineano gli stessi investigatori, di un avvicinamento ai De Micco-De Martino o di una scelta di autonomia. La notizia del ritorno in libertà di Francesco Amitrano è stata anticipata dal sito Napolitan con un ampio servizio.

Più conosciuto di Francesco è il fratello Domenico detto “Mimmo ’o pop”, che probabilmente passerà alla storia come il pregiudicato legato alla camorra (ma non ha condanne definitive a carico, va sottolineato) più social di tutti i tempi. L’ultima volta è stato arrestato insieme a Giuseppe e Umberto De Luca Bossa (fratello e nipote di Antonio “’o sicc”) e ad altre 5 persone il 26 ottobre 2020 nell’ambito di un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri che decapitò il sodalizio camorristico che dal 2018 era riuscito ad imporre la propria egemonia a Ponticelli. Un sodalizio del quale Domenico Amitrano era parte integrante secondo l’accusa dei pm della Dda.

Domenico Amitrano, 47enne, poco più di un mese prima aveva festeggiato il compleanno in una notte indimenticabile per fragore, musica e spettacoli pirotecnici. Una festa in pompa magna celebrata nel lotto O, il bunker dei De Luca Bossa, a riprova di quanto fosse solido il legame tra le parti, malgrado le “vecchie ruggini” nate quando a capo della cosca c’ era Antonio De Luca Bossa detto “Tonino ’o sicco”, detenuto al 41 bis e condannato all’ergastolo per l’omicidio di Luigi Amitrano, nipote dei Sarno e cugino di Domenico “’o pop”. Altri tempi e storie vecchie, comunque.

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