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Autista-eroe dell’Anm: «Così ho salvato la vita a una donna»

Autista-eroe dell’Anm: «Così ho salvato la vita a una donna»

NAPOLI. Attimi di grande spavento in via Matteo Renato Imbriani, a pochi passi da via Salvator Rosa, dove domenica mattina una donna, che aveva lasciato l’auto - una Fiat 600 - in sosta per depositare i rifiuti dimenticando di inserire il freno manuale, ha rischiato di creare non pochi disagi alla circolazione oltre che rischiare la propria vita. Infatti, quando si è resa conto che la sua auto aveva iniziato a scendere verso il basso, a causa della pendenza della strada, ha tentato di fermarla cadendo rovinosamente a terra. Per fortuna, il conducente Anm della linea “C16”, appena giunto sulla fermata per far salire i passeggeri, non c’ha pensato due volte ed è uscito velocemente dal mezzo lanciandosi a razzo per cercare di bloccare la vettura. L’eroe del giorno si chiama Carlo Cicchetti, napoletano di Bagnoli, da oltre 25 anni conducente dell’Anm (come lo è stato suo padre Giorgio), con trascorsi anche nel mondo del cinema e della tv in qualità di figurante per “La squadra”, “Un posto al sole” e “Il caso Enzo Tortora”.

Cicchetti, qual è stata la dinamica dell’episodio?

«Appena ho effettuato la fermata del bus ho visto l’auto, che ci precedeva di una trentina di metri, scivolare pericolosamente all'indietro - dichiara il conducente Anm - e la proprietaria che appena si è accorta del pericolo, ha iniziato a rincorrerla nel vano tentativo di frenarne la marcia».

E lei cosa ha fatto?

«Mi sono subito lanciato per bloccare la vettura e ho visto che la signora, sempre nel vano tentativo di fermare l'auto, cadere per terra. Per fortuna, e con non poche difficoltà, sono riuscito a bloccare il veicolo - frenando la discesa con le mani e poggiandolo praticamente su una altra macchina parcheggiata - poco prima che travolgesse con le ruote del tutto la signora che, per fortuna, è uscita illesa. Ho iniziato ad urlare “aiuto aiuto” per attirare l’attenzione dei passanti che, fortunatamente, sono venuti in nostro soccorso».

Dopo lo spavento cosa le ha detto la signora?

«La donna era visibilmente sconvolta, ha prima ringraziato tutti e poi è fuggita via».

Lei si è fatto male?

«Una piccola slogatura al polso, niente di più per fortuna».

Cosa ha pensato in quel momento?

«Beh, ho pensato che la signora rischiava di morire. E poi pensavo anche di aver lasciato incustodito, all’interno dell’autobus, il mio zaino con gli effetti personali. Per fortuna non ho subito anche una beffa».

Come si è conclusa poi questa avventura?

«Sono risalito a bordo del bus ed ha continuato la corsa tra i numerosi complimenti dei passeggeri. Tanti mi dicevano “Hai salvato la vita ad una persona”. Questo mi ha reso molto orgoglioso e contento per aver fatto una buona azione».

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