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Spari a Pianura, è la guerra dei babypusher

Spari a Pianura, è la guerra dei babypusher

NAPOLI. I venti di guerra continuano imperterriti a serpeggiare tra le strade di Pianura. Dopo qualche settimana di tregua e dopo la retata che ha messo alle corde i clan rivali Carillo-Perfetto e Calone-Esposito-Marsicano, i pistoleri di Malanapoli stanno tornando in azione con frequenza sempre più preoccupante.

Teatro dell’ultimo raid, via Escrivà, dove la notte scorsa ignoti hanno esploso almeno due colpi di pistola. La stesa non ha causato feriti, ma gli investigatori temono che una nuova escalation possa essere dietro l’angolo.

L’allarme è scattato intorno all’1 di venerdì. È quell’ora che i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli sono intervenuti in via San José Maria Escrivá, al civico 123 isolato 50, perché poco prima un commando aveva esploso dei colpi d’arma da fuoco. Sulla scena sono stati così rinvenuti e sequestrati due bossoli calibro 12, individuati sul selciato, e un foro di proiettile in una finestra di un’abitazione. Indagini in corso da parte dei carabinieri.

La zona non sarebbe però coperta da telecamere di sicurezza, di testimoni, poi, neanche l’ombra, come quasi sempre succede in casi simili. La strada in cui è avvenuta la sparatoria viene considerata dagli investigatori sotto il controllo del gruppo Carillo-Perfetto, uno dei due clan colpiti dalla retata di inizio estate. Nell’isolato finito nel mirino del commando vivono però diverse nuove leve della mala pianuresi, appartenenti tra l’altro anche a schieramenti contrapposti.

Gli investigatori stanno concentrando le proprie attenzioni, in particolare, sui fratelli Giuseppe Gaetano ed Emanuele Gaetano, sui fratelli Antonio e Gennaro Battista (ritenuti vicini al gruppo Marsicano) e su Michele Ortone (nella foto), altro giovanissimo, ritenuto invece orbitante intorno al temibile clan Esposito di Bagnoli. Le forze dell’ordine sembrano comunque avere pochi dubbi sul fatto che il raid della scorsa notte sia il frutto avvelenato dell’ennesimo contrasto scaturito da questioni di droga: lo spaccio di stupefacenti è infatti il principale business delle cosche attive a Pianura.

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