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Elezioni a Napoli, duplicati e pioggia: scure sul voto

Elezioni a Napoli, duplicati e pioggia: scure sul voto

NAPOLI. Difficoltà nel recarsi ai seggi e agli uffici elettorali per richiedere una nuova scheda elettorale e qualcuno addirittura rinuncia all’esercizio democratico del voto. Sono alcuni degli effetti combinati dell’astensionismo e del maltempo abbattutosi su Napoli e sulla Campania.

Già da metà mattina nel capoluogo si percepisce come l’assenza dei cittadini alle urne sia dovuto, oltre che ovviamente da una certa disillusione verso la politica, alla difficoltà di movimento sia in auto che con altri mezzi a causa della pioggia.

Troppo pericoloso sfidare le intemperie del tempo, antipatico arrivare alla sezione elettorale bagnati fradici. Accade in alcune sezioni all’Arenella e al centro storico, come ad esempio quelle della scuola elementare Francesco Petrarca di via Imbriani, le scuole Cesare Pavese e Sabatino Mincucci di via Domenico Fontana, altri istituti ai Quartieri dove le arterie sono quasi completamente allagate mentre la furia dell’acqua è al massimo.

I temerari e i coraggiosi che si recano in cabina ovviamente non mancano ma c’è chi alle prime difficoltà formali e burocratiche va in tilt. Accade ad esempio in uno dei seggi della scuola Antonio Genovesi.

Un uomo è in procinto di entrare nella sua sezione al secondo piano dell’istituto di piazza Del Gesù. Appena esibisce i documenti, la presidente del seggio gli fa notare che la scheda elettorale in suo possesso è completa e che quindi deve richiederne un’altra recandosi all’ufficio elettorale della sua Municipalità, la seconda, nella non così distante sede di piazza Dante. Un adempimento necessario, altrimenti niente voto.

L’elettore non ci sta e sbraita chiedendo una cosa non consentita: «Ma che vi costa? Fatemi votare adesso. Io adesso dovrei andare a piazza Dante, con questa pioggia e poi tornare qui? È assurdo».

Poi si aggira per qualche minuto fuori il seggio, evidentemente per tornare alla carica, chiedendo lo stesso di votare. Infine, con l’aiuto di una rappresentante di lista di una forza politica concorrente alle elezioni, e che forse avrebbe votato, contatta qualcuno telefonicamente per risolvere.

Alquanto singolare ciò che accade invee in un seggio dell’Istituto Comprensivo Statale Guido Della Valle in via Posillipo con protagonista un pensionato domiciliato a Roma, ma con residenza a Napoli, di nome Sergio D’Angelo, omonimo del consigliere comunale. È lui stesso a raccontarci gli ostacoli che non gli hanno consentito di entrare in cabina elettorale.

«Lo scorso febbraio ho venduto la mia casa di via Posillipo acquistandone poi un’altra in via Giovanni Pascoli, sempre nello stesso quartiere. La sede elettorale – afferma – ho visto fosse nella stessa scuola di sempre ma arrivato al seggio mi hanno detto che sull’elenco dei legittimati a votare non ci fossi».

Motivo? «Non ho comunicato al Comune la vendita della vecchia casa e l’acquisto della nuova e quindi non c’è stato l’aggiornamento dell’elenco» spiega D’Angelo che a quel punto desiste: «Ho provato a telefonare un paio di volte all’ufficio elettorale di Chiaia senza però ricevere aiuto. A quel punto ho deciso di lasciar perdere perché con questa pioggia arrivare di persona sino a lì senza auto e con i mezzi a singhiozzo era davvero complicato».

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