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26 Settembre 2022 - 07:30
NAPOLI. Grande fibrillazione sabato sera ai Quartieri Spagnoli per una notizia che poi si è rivelata falsa: la presunta morte a Roma di Mario Savio, un passato da ras, napoletano che ha scritto pagine di camorra e non solo, visto che è anche autore di un libro in cui invitava i giovani a non intraprendere la strada della malavita. In realtà nella capitale è deceduto un cognato e così per qualche ora l’equivoco ha tenuto in apprensione molti abitanti della sua zona d’origine.
La notizia è anche arrivata alle forze dell’ordine, che hanno subito cercato di capire quanto ci fosse di vero nell’indiscrezione piombata sui Quartieri. Fortunatamente “o’ bellillo” è vivo, anche se dispiaciuto per il decesso del congiunto. Mario Savio tornò in carcere nel 2016, dopo un periodo in cui ebbe la sospensione della pena per motivi di salute.
“O’ bellillo” era tra le 4 persone ritenute esponenti dei clan Ricci e Mariano arrestate dai carabinieri a Roma e a Formia, accusate di estorsione e tutte da considerare innocenti fino all’eventuale condanna definitiva. Con lui finì in manette anche il figlio Pietro, oltre a Enrico Ricci e il figlio Gennaro.
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