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28 Settembre 2022 - 07:45
NAPOLI. Venerdì prossimo, 30 settembre, scade l' ultima proroga concessa dall'Ustif l'ufficio speciale trasporti a impianti fissi, la quarta in ordine di tempo, per i lavori di revisione ventennale da effettuare per la funicolare di Chiaia, revisione che andava fatta già nel 2017.
Di conseguenza l'impianto a fune, il primo a entrare in funzione, nel 1889, tra i quattro presenti a Napoli, che collega via Cimarosa con il parco Margherita, con due fermate intermedie alla stazione Palazzolo e al corso Vittorio Emanuele, si fermerà da sabato primo ottobre, senza che si possa neppure fare una previsione sui tempi della riapertura, dal momento che nonostante le due gare bandite dal Comune di Napoli, l'appalto non risulta ancora affidato.
A dare ancora una volta voce ai tanti, lavoratori e studenti, che a Napoli si avvalgono per i loro spostamenti del servizio offerto da questo importante mezzo di trasporto su ferro è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari. «Purtroppo anche la seconda gara, bandita nei mesi scorsi, non ha consentito di affidare l'appalto dal momento che l'unica ditta che ha partecipato, ha presentato un'offerta per un importo superiore ai 7 milioni di euro che erano stati posti alla base dell'appalto - sottolinea Capodanno -. Evento peraltro ampiamente prevedibile, visto che era andato deserto un primo appalto con lo stesso importo, la qual cosa avrebbe dovuto indurre la giunta comunale a incrementare adeguatamente la somma a disposizione dell'impresa aggiudicataria».
Dunque salta anche la previsione originaria di sei mesi per effettuare i lavori, previsione che era fondata sul fatto che l'appalto, alla chiusura dell'impianto, fosse stato affidato e che fossero già disponibili i materiale della parte elettromeccanica da sostituire. I tempi si allungano.
A questo punto si potrebbe prevedere la durata di un anno perché l'impianto venga riaperto al pubblico, con gravi conseguenti disagi per gli abituali viaggiatori. Vicende non nuove, visto che si sono già vissute in occasione dei lavori di revisione ventennale dell'impianto della Funicolare Centrale, che rimase chiuso per oltre un anno.
«Peraltro i mezzi sostituitivi su gomma annunciati appaiono del tutto insufficienti - osserva Capodanno -. Un navetta che fa la spola tra piazza Amedeo e via Cimarosa con una frequenza ogni dieci minuti, con il traffico cittadino, non potrà mai sostituire un impianto come quello della funicolare di Chiaia che con due treni con una capacità di 300 persone ciascuno e con una durata della corsa di poco più di tre minuti, vanta una capacità massima di 9.500 persone per ora e per senso di marcia. Senza considerare che dal trasporto sostitutivo su gomma risulta esclusa, al momento, tutta l'area che gravita intorno alla stazione Palazzolo, che va da via Luigi Sanfelice fino al primo tratto di via Palizzi, passando per via Toma».
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