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30 Settembre 2022 - 11:15
NAPOLI. Tecnici al lavoro dopo il cedimento di una parte dell'impalcatura montata su Palazzo Cellamare in Via Chiaia. ll ponteggio è interno all'area privata dello stabile. La Protezione civile ed i Vigili del Fuoco sono prontamente intervenuti ed stata interdetta l'area. Successivamente la Polizia locale sta presidiando i luoghi nelle more dell'intervento di messa in sicurezza da parte della ditta privata e del rilascio del conseguenziale CEP Certificato di Eliminato Pericolo.
PALAZZO STORICO. La fondazione del palazzo risale al principio decennio del XVI secolo per la volontà dell'abate di Sant'Angelo di Atella Giovanni Francesco Carafa. Succedutogli il nipote Luigi Carafa nel 1531, questi incaricò Ferdinando Manlio di restaurare completamente l'edificio secondo i più tipici gusti cinquecenteschi.
Nel XVII secolo, il palazzo fu assalito dal popolo durante la rivolta di Masaniello e fu adibito a lazzaretto durante l'epidemia di peste del 1656. Nel 1689 invece, morto l'ultimo principe di Stigliano (Nicola Maria de Guzmàn Carafa), l'edificio divenne proprietà dello Stato.
Nel secolo successivo (1700) fu acquistato dal duca genovese Antonio del Giudice, principe di Cellamare e duca di Giovinazzo. Fu poi dimora del principe di Francavilla Michele Imperiali, il quale era solito organizzare grandi feste e ricevimenti nel palazzo come nel suo casino di caccia al Chiatamone.
Durante questi anni il palazzo divenne centro di ricevimento anche di importanti personaggi della nobiltà italiana. Nel corso del XIX secolo, con la forte urbanizzazione dell'area sulla quale insiste il palazzo, alcuni lavori hanno ridotto in grande misura la panoramica della villa.
Nel settembre del 2021 sono cominciati i lavori di restauro di tutti i prospetti esterni e interni dell'edificio.
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