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Insegnante travolta dal treno, indagato il marito

Insegnante travolta dal treno, indagato il marito

MARCIANISE. La morte di Raffaelle Maietta, l'insegnante di sostegno travolta da un treno alla stazione di Marcianise (Caserta) il 5 maggio scorso, potrebbe essere stata la conseguenza di pressioni psicologiche che subiva da tempo. La svolta è arrivata in queste ore. La procura di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati per maltrattamenti il marito della donna, un uomo di 65 anni che fa il manovale. Nella notifica si parla di "reiterate aggressioni fisiche e psichiche", che hanno provocato in Raffaella "uno stato di vessazione e di soggezione". L'uomo "la controllava costantemente limitandone la libertà di autodeterminazione a causa della sua gelosia e possessività". Per i pm, il marito "le impediva di iscriversi in palestra, di uscire e anche di lavorare". Raffaella Maietta viveva in uno stato di continue intimidazioni e per questo "decisi di togliersi la vita". A testimoniarlo sono alcuni suoi conoscenti, sentiti dai pm, e le risultanze investigative da chat e messaggi. Tra i testimoni le sorelle dell'insegnante i due figli della coppia, Tommaso e Katia, insegnanti a loro volta e che vivono tra il Lazio e la Toscana, un noto psichiatra casertano.

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