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01 Ottobre 2022 - 15:30
NAPOLI. «La chiusura della funicolare di Chiaia è un problema molto serio, un danno per le attività commerciali e per la mobilità di tante persone. Si è giunti impreparati ad una scadenza nota da tempo e senza aver espletato una gara per la manutenzione obbligatoria». Il consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Bassolino riassume così quello che da stamani si è verificato, ovvero la chiusura dell’impianto della funicolare di Chiaia.
«Per cercare almeno di attenuarli e per fronteggiare quanto più possibile la delicata situazione è bene che il sindaco Manfredi e l'assessore Cosenza incontrino ed ascoltino le associazioni dei commercianti e dei cittadini. È poi necessario che su tutto il grande tema del trasporto pubblico a Napoli l'amministrazione comunale chiarisca cosa si intende fare nei prossimi mesi e nei prossimi anni». Una prima risposta arriva proprio da Manfredi che ammette di avere «ancora criticità sui trasporti che non si possono risolvere in un momento» ma anche che cercherà di dare progressivamente delle risposte a temi che sono purtroppo fermi da anni».
Intanto ha già detto che dovrebbe riaprire «nel giro di una decina di giorni» la fermata Università della metro, chiusa per quattro mesi per effettuare alcuni lavori che - ha ricordato il sindaco «sono stati fatti nel periodo estivo proprio per ridurre l'impatto sulla frequenza dell'Università».
Sul fronte dei nuovi treni, Manfredi si è detto «fiducioso» perché «siamo in attesa che arrivi il nulla osta da Roma per la messa in esercizio del primo treno». Specificatamente per la Funicolare di Chiaia Manfredi ha detto che sì «sarà un problema, stiamo lavorando con Anm e con i sindacati per prorogare l'orario degli altri mezzi pubblici».
Una pezzolina calda che non calma gli animi degli utenti per i quali «la chiusura della funicolare di Chiaia è un altro duro colpo per il trasporto e per la viabilità cittadini. I 15mila passeggeri che mediamente trasportava nei giorni feriali, la maggior parte dei quali lavoratori e studenti, dovranno trovare soluzioni alternative» ha detto senza mezzi termini Gennaro Capodanno, presidente del comitato Valori collinari. «Notevoli anche le ripercussioni sulle attività commerciali».
Ripercussioni che da questa mattina si stanno registrando sia a Chiaia che al Vomero: «Reputo che in questa vicenda ci siamo delle responsabilità che andranno accertate - puntualizza Capodanno - Di sicuro c'è il dato che all'ultima gara, bandita per l'appalto dei lavori di revisione ventennale, l'unica ditta che ha partecipato, ha presentato un'offerta per un importo superiore ai 7 milioni di euro che era stato posto a base dell'appalto. Evento facilmente prevedibile, visto che era andata deserta una precedente gara con lo stesso importo».
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