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Liceo Gentileschi chiuso, «negato il diritto allo studio»

Liceo Gentileschi chiuso, «negato il diritto allo studio»

NAPOLI. La scuola è un diritto, è aperta a tutti. Ma se la scuola, intesa come edificio, non è aperta, tale diritto va a farsi friggere. A Napoli, in via Nuova Agnano, accade che un istituto superiore, il liceo Classico, Linguistico e di Scienze Umane Gentileschi, sia chiuso da due settimane in seguito al cedimento del solaio di copertura causato dalle infiltrazioni d’acqua dopo il maltempo che si è abbattuto su tutta la regione. Un evento straordinario che ha comportato però «disagi da normale amministrazione».

«Sono la mamma di un ragazzo che frequenta la prima superiore dell'istituto artemisia Gentileschi ad Agnano- racconta uno dei genitori degli alunni dell’istituto Gentileschi che si è rivolto al consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli chiedendo di adoperarsi per risolvere la situazione- Domani sono esattamente due settimane che i ragazzi non vanno a scuola, quindi non hanno diritto allo studio perché il tetto ha ceduto e la struttura è interdetta. I lavori di ristrutturazione al tetto li stavano eseguendo nel mese di settembre. Una scelta che non abbiamo capito, in quanto avendo avuto un’intera estate non capisco perché proprio a settembre. Ora mi chiedo come sia possibile che dopo tutti questi giorni non si provveda a trovare una soluzione alternativa tempestiva per fare in modo che i ragazzi abbiamo la possibilità di tornare a scuola. Nessuno ci dà una risposta, aumentano i giorni e la dirigenza scolastica tace».

Dalla Regione, Borrelli ha inviato «una comunicazione alla dirigenza scolastica e al Comune» per capire come si stia evolvendo la situazione e conoscere la tempistica degli interventi. «Se i tempi sono ancora lunghi allora che si trovi una soluzione temporanea. La scuola deve ripartire in sicurezza ma deve assolutamente riprendere. Dopo due anni di emergenza covid, dove le attività didattiche sono andate avanti a singhiozzo, e cariche di difficoltà, ora bisogna procedere spediti. Questa vicenda, inoltre, ci ricorda ancora una volta la nostra impreparazione di fronte alle emergenze del maltempo, che saranno sempre più frequenti. Bisogna adeguarsi e farlo in fretta» ha detto Borrelli impgnandosi quindi personalmente a seguire la vicenda che, per molti, è paradossale. Per i genitori dei ragazzi che frequentano il Gentileschi, infatti, situazioni del genere non sono concepibili.

Ma, a dire la verità, il panorama scolastico napoletano non è certo dei più confortanti. Ne è dimostrazione il fatto che l’infiltrazione al Gentileschi aveva colpito colpito la quasi totalità del fabbricato e i vigili del fuoco che avevano effettuato due sopralluoghi nel plesso scolastico per monitorare lo stato dei luoghi, mentre l’ufficio tecnico della Città metropolitana procedeva alle verifiche strutturali dell’edificio e alle attività di messa in sicurezza, avevano in ogni caso deciso la chiusura non potendo la scuola ospitare gli alunni. L'istituto è stato seggio elettorale per le elezioni politiche dello scorso 25 settembre, e solo per questo non c’erano alunni quando è avvenuto il crollo.

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