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06 Ottobre 2022 - 07:30
La partitella finisce a coltellate, tre feriti: uno di loro è grave. Fermato Giuseppe Musella, figlio di Maria Licciardi
NAPOLI. Un contrasto di gioco duro, qualche scaramuccia verbale e poi la rissa, che si è scatenata al triplice fischio finale di una partita di un torneo di calcetto in svolgimento al campo San Rocco di Chiaiano. Ma non è finita, come a volte succede, soltanto in una violenta scazzottata. È comparso un coltello nelle mani di uno dei contendenti con il risultato di un bilancio drammatico: tre feriti di cui uno grave ricoverato al Cardarelli, un fermato e un 19enne irreperibile, padre e figlio, rispettivamente figlio e nipote della ras Mara Licciardi di Secondigliano.
La polizia (Ufficio prevenzione generale con il supporto della Squadra mobile) ha risolto il caso grazie a un intervento rapido e alla visione di un filmato che ha ripreso anche il post partita, oltre che i 30 minuti di gara. Sottoposto a fermo di iniziativa si trova in carcere per concorso in tentato omicidio Giuseppe Musella, figlio di Maria “’a piccerella” mentre risulta irreperibile il figlio Gennaro, entrambi da considerare innocenti fino all’eventuale condanna definitiva.
A sferrare le coltellate sarebbe stato quest’ultimo mentre il padre avrebbe mantenuto fermo Manuel Salzano, 24enne di Giugliano, in maniera che l’accoltellatore sferrasse i fendenti contro di lui. Il giovane è ricoverato al Cardarelli per una ferita all’addome e ai medici del pronto soccorso, mezz’ora dopo la mezzanotte di martedì, hanno dovuto far ricorso anche i fratelli Antonio e Gaetano, giudicati guaribili in 20 e 5 giorni. La partita, valida per un torneo dilettantistico, si era appena conclusa quando si è scatenata la rissa, prosieguo di contrasti sul campo accaduti pochi prima del triplice fischio finale.
Dall’esterno, dove aveva assistito alla gara del figlio, è scattato Giuseppe Musella entrando sul terreno di gioco e aiutare il figlio impegnato a litigare violentemente con Manuele Salzano. Non è chiaro chi abbia cominciato, certo è che secondo quando emerso dalla visione del filmato il 19enne avrebbe preso un coltello, forse lasciato a bordo campo in uno zainetto, e si sarebbe avventato contro il 24enne.
I fratelli di quest’ultimo, anch’essi partecipanti all’incontro, sono accorsi prendendosi ferite alla mano di striscio. L’allarme è scattato subito e in via Raffaele Marfella, dove si trova l’impianto sportivo, si sono precipitate le Volanti dell’Ufficio prevenzione generale della questura. Si è scoperto che l’incontro di calcio era stato registrato, ma anche dalle testimonianze raccolte sarebbero venuto fuori il coinvolgimento dei Musella padre e figlio.
Con il supporto degli investigatori della Mobile il quadro è stato chiuso con il fermo d’iniziativa di Giuseppe Musella mentre non c’erano tracce del figlio. A Secondigliano l’episodio ha suscitato molto scalpore, anche perché qualche scena della rissa sarebbe comparsa sui social. Ovviamente le indagini stanno continuando per chiarire ogni particolare della vicenda. Sono stati sentiti diversi testimoni compresi Antonio e Gaetano Salzano, tornati a casa dopo l cure ospedaliere.
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