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Intossicazione da mandragora, l'appello dei sindaci: «Non mangiate spinaci freschi ma solo surgelati»

Intossicazione da mandragora, l'appello dei sindaci: «Non mangiate spinaci freschi ma solo surgelati»

Il Caan, Centro agroalimentare di Napoli, in qualità di ente gestore del principale mercato agroalimentare all'ingrosso del Sud Italia, in merito ai casi di intossicazione da mandragora sta supportando le autorità preposte «al fine di consentire l'immediata identificazione della partita di merce risultata contaminata e la sua provenienza. Agli inquirenti e alle autorità - si legge in una nota - viene fornita ogni tipo di collaborazione atta a tutelare la salute dei consumatori. Le indagini immediatamente avviate da Asl e Carabinieri stanno consentendo di individuare tutti i grossisti e rivenditori che hanno acquistato la merce, in modo da ritirarla dalla vendita a scopo precauzionale».

Gli assessori del Comune di Napoli alla Salute, Vincenzo Santagada, e al Commercio, Teresa Armato, fanno sapere che stanno seguendo «costantemente l'evolversi della situazione». Il Comune ribadisce l'invito ai cittadini a non consumare spinaci freschi ma solo surgelati fino a definizione della questione. Il Caan ha attivato il ritiro dal mercato del prodotto. 

Il sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni raccomanda di «evitare di acquistare e consumare verdure simili alla mandragora sfuse (spinaci, biete eccetera)». «Siamo vicini ai cittadini intossicati e ai loro familiari - aggiunge il sindaco - e seguiamo, insieme alle forze dell'ordine e alle autorità sanitarie, l'evolversi della situazione».

MEDICI DI FAMIGLIA. «Seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione tra Napoli e provincia, dove si stanno registrando diversi casi di sospetta intossicazione da mandragora. È importante ricordare ai cittadini che in caso di una sospetta intossicazione è bene consultare il proprio medico di famiglia, e proprio il medico di famiglia provvederà, se necessario per una sintomatologia importante, a consigliare un accesso al pronto soccorso». Lo dicono Luigi Sparano e Corrado Calamaro, Fimmg Napoli, a margine del Congresso nazionale Fimmg in corso a Villasimius. I medici di famiglia della Fimmg ricordano quelli che sono i sintomi principali ai quali è bene prestare attenzione. «I campanelli d'allarme sono quelli classici di una grave azione neurotossica, quindi un'eventuale e inspiegabile sonnolenza, confusione mentale, tachicardia, vista annebbiata, secchezza delle fauci, nausea, vomito, aumento della temperatura corporea». 

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