Cerca

Diocesi di Pozzuoli. Fedeli inquieti: messa in latino? Sì... no... forse

Diocesi di Pozzuoli. Fedeli inquieti: messa in latino? Sì... no... forse

Il Cardinale Matteo Zuppi, presidente delle Conferenza Episcopale Italiana è invece sicuro della bellezza e della necessità di preservare la tradizione del rito celebrato in latino. Il prossimo venerdì 28 ottobre, infatti, sarà lui a officiare i Vespri in occasione del prossimo pellegrinaggio Summorum Pontificum che vedrà riuniti fedeli del rito in latino da tutta Europa

POZZUOLI. Vietato celebrare la Messa in latino nella Diocesi di Pozzuoli? Se lo domanda inquieto un folto gruppo di fedeli, che hanno firmato una petizione al Vescovo, Mons. Gennaro Pascarella (nella foto a sinistra). Chiedono  l’applicazione anche a Pozzuoli del Motu Proprio di Papa Francesco Traditionis Custodes che affida al Vescovo il compito di  indicare il luogo dove celebrare la liturgia in latino (nella foto a destra). Nella Diocesi di Pozzuoli la Messa in latino si celebrava dal 2015 a Bacoli, autorizzata proprio da Mons. Pascarella. La pandemia di Covid-19 ha costretto alla sospensione del rito.  “Qualche settimana fa  - dice Nicla Cesaro, portavoce del Gruppo - ci siamo rivolti alla Curia di Pozzuoli per concordare la ripresa delle celebrazioni, che in base al Motu Proprio di Papa Francesco, deve avvenire in una chiesa non parrocchiale, ma abbiamo trovato una notevole freddezza, anzi, ostilità. La Messa in latino si celebra in Italia in circa 100 chiese, praticamente in tutte le Diocesi dove esista un gruppo di fedeli che l’ abbia richiesta. Solo a Napoli se ne celebrano sei. Non capiamo il motivo di questa ostilità, ecco perchè ci siamo rivolti direttamente al Vescovo".  

Il ROMA ha interpellato Don Salvatore Mancino, segretario di Mons. Pascarella Pozzuoli.  Davvero la Diocesi potrebbe vietare la Messa in latino,  già autorizzata?   “Non lo so - risponde don Mancino – credo di no. Forse si deve trovare una cappella adatta. Ma che ne so? Potrebbe. Mica sto nella testa del Vescovo?". 

Alla richiesta dei fedeli si risponderebbe con la difficoltà di trovare una chiesa con l’ altare a muro, poichè nella Messa in latino il sacerdote celebra rivolto verso il Crocifisso (“versus Deum”) . “Ma non c’è questa necessità  - replicano i fedeli - in tantissime chiese del mondo dove non c’è più l’antico altare a muro si celebra sull’ altare previsto con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Questo è un falso problema”.

"Anche nei Paesi dove gran parte della chiese sono state costruite dopo la riforma liturgica, come gli Usa ed il Brasile, e dove vengono celebrate numerosissime Messe in latino (negli Stati Uniti sono ben 634) - aggiunge il portavoce dei fIrmatari della petizione al Vescovo di Pozzuoli – si utilizza l’altare “moderno”.

Il fascino per l’antica liturgia in latino, in realtà, attira un numero sempre maggiore non solo di fedeli, ma anche di sacerdoti e Vescovi per la sua bellezza e per il senso del sacro e del Mistero che racchiude. E  in occasione del prossimo pellegrinaggio  “Summorum Pontificum”, che raccoglierà dal 27 al 29 ottobre a Roma fedeli del rito in latino da tutta Europa, e si concluderà con una Messa nella Basilica di San Pietro, a celebrare i Vespri venerdi 28 ottobre sarà il Cardinale Matteo Zuppi, presidente delle Conferenza Episcopale Italiana, e la Messa in latino a San Pietro, il 29 ottobre sarà celebrata da Mons. Agostini, cerimoniere di Papa Francesco. Chissà se alla Diocesi di Pozzuoli lo avranno saputo. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori