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Manfredi e il rincaro delle bollette: «Ridurre gli sprechi e poche luminarie»

Manfredi e il rincaro delle bollette: «Ridurre gli sprechi e poche luminarie»

Riorganizzare anche gli uffici e puntare al fotovoltaico. Apprensione anche nei condomìni

NAPOLI. Riorganizzazione degli uffici, una maggiore spinta sugli impianti fotovoltaici e sulle comunità energetiche. Ma anche, in vista delle festività natalizie, riduzione al minimo dell'utilizzo delle luminarie, per evitare sprechi. Il Comune di Napoli si prepara a questo tipo di misure, da affiancare a quelle già varate dal Governo, per fronteggiare il caro energia.

Dopo la riunione dei giorni scorsi del Tavolo sull'energia, è il sindaco Gaetano Manfredi a tracciare la strada: «Ci muoveremo sulla riorganizzazione dei nostri uffici, per promuovere azioni di risparmio energetico, riduzione degli sprechi e miglioramento dell'efficienza - spiega - poi agiremo su tutti gli impianti fotovoltaici, sia pubblici che privati, per rimetterli in funzione e promuoverne di nuovi». Per garantire una maggiore autosufficienza energetica, inoltre, l’amministrazione punterà sulle comunità energetiche. «A Napoli ne abbiamo un esempio a San Giovanni a Teduccio - ricorda - e speriamo si possa replicare in altre parti della città».

Manfredi sottolinea poi, che per il prossimo Natale, il Comune seguirà la linea della «sobrietà» sia per quanto riguarda l'illuminazione dei monumenti che per le luminarie. «Daremo solo dei segni - chiarisce - senza eccedere, perchè sarebbero degli sprechi, considerando le difficoltà di tutti nella gestione e nel pagamento di energia». Pagamenti e difficoltà di gestione di cui risentono anche i condomìni. La questione energetica preoccupa e con l’inverno alle porte, il tema riscaldamento attraverso l’utilizzo del gas è di assoluta priorità. Il governo ha stabilito che i riscaldamenti saranno accesi a 19 e non a 20 gradi e per 15 giorni in meno rispetto al solito.

A Paolo De Luca, amministratore di diversi condomini nell’area collinare di Napoli, abbiamo chiesto un commento. «L’Italia è divisa in fasce climatiche. Noi siamo nella fascia C. Negli altri anni i riscaldamenti si accendevano dal 15 novembre al 31 marzo mentre ora si parte il 22 novembre e si termina il 23 marzo». ma nonostante questo i condomini sono preoccupati «non tanto di restare al freddo ma la questione delle bollette mette in allarme in tanti. Tutti vogliono capire a cosa andranno incontro». Indubbiamente i costi del condominio aumenterà. «La parte relativa al gas può anche triplicarsi, portando ad una spesa mensile in più di 100 euro a famiglia».

Per De Luca occorre prevedere una modifica sostanziale nei piani di riparto e nelle bollette mensili. «Bisogna intervenire ancora di più sugli orari e sul periodo di accensione anche per riservarsi un margine in caso di grande freddo - ha detto- Occorre anche una buona manutenzione di caldaie e bruciatori. Molti stanno già decidendo di limitare il periodo di accensione a due o tre mesi e per non più di 6 ore al giorno». Anche per quanto riguarda l’erogazione e il pagamento dell’energia elettrica c’è fibrillazione: «Gli aumenti sono più contenuti - ha concluso De Luca - Si riesce a gestire meglio. Usando impianti di accensione legati alla luce solare e lampade a led».

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