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Raccolta di cartone a Napoli, Mancuso: «Verso la fine dell'emergenza»

Raccolta di cartone a Napoli, Mancuso: «Verso la fine dell'emergenza»

NAPOLI. In queste ore, al crepuscolo dunque della giornata di ieri giovedì 13 ottobre, la situazione dei rifiuti abbandonati in diverse aree della città, dal centro alla periferia, «tornerà alla normalità». Parola di Paolo Mancuso, assessore all’Ambiente su cui pende, insieme alla società comunale Asìa Napoli, la spada di Damocle della risoluzione della grana del grande quantitativo cartoni giacenti in terra in questi giorni a seguito del fallimento di una delle ditte esterne deputate alla raccolta di questa tipologia di rifiuti.

Da Palazzo San Giacomo e da Asìa Napoli erano giunte martedì delle comunicazioni ufficiali in cui si specificava che una delle quattro ditte a cui l’azienda si è rivolta per la raccolta dei cartoni, ha nei fatti smesso di prestare il proprio servizio per problemi di insolvenza economica. Questa la spiegazione fornita da Domenico Ruggiero, au di Asìa Napoli sulla vicenda: «Quanto è accaduto è relativo ad una procedura di gara vecchia oramai in esaurimento; le nuove terranno in conto elementi maggiormente cautelativi per scongiurare il ripetersi di situazioni quale quella che stiamo vivendo» poi aggiungendo: «Stiamo pulendo tutto».

Stessa cosa detta dall’assessore Mancuso. «Le strade principali che avevano difficoltà sono tutte state ripulite Restano ancora da sistemare quelle secondarie, cosa che ci apprestiamo a fare ritornando a regime» assicura Mancuso che con Asìa ha disposto interventi per lotti corrispondenti ai vari territori. Ad occuparsi dell’intervento che in fin dei conti si può definire straordinario gli stessi addetti di Asìa unitamente ai dipendenti delle altre ditte esterne in appalto. Tante le arterie coinvolte nell’ultima miniemergenza: quelle di Chiaia, Posillipo, San Ferdinando nel cosiddetto “salotto buono’’, del centro storico dei quartieri Pendino, Avvocata, Montecalvario, San Giuseppe, Porto ma anche quartieri più periferici come Pianura oltre a Bagnoli e Fuorigrotta tutti densamente abitati.

Paolo Mancuso aggiunge: «È in dirittura d’arrivo il passaggio della vecchia ditta a una nuova individuata con il passaggio di cantiere degli operai. È importante ripartire al meglio ma oramai non ci sono strascichi». Ma al di là della questione in sé dei problemi economici di uno dei soggetti appaltanti per il ritiro dei cartoni, la città non brilla per pulizia e anche l’assessore all’ambiente lo sa. «Purtroppo quando qualcuno vede cumuli di rifiuti in strada, li accresce gettando di tutto. Si tratta di un cattivo vezzo da parte di persone maleducate, che butta qualsiasi cosa abbia per le mani o getta i cestini a terra».

Intanto il Comune di Napoli punta sul nuovo concorso in Asìa Napoli per svecchiare la platea lavorativa e guadagnarne in efficienza assumendo 500 persone. Da alcuni dati raccolti, soltanto il 7% o poco più dei laureati ha superato i quiz delle prove tenutesi a fine settembre alla Mostra d’Oltremare. La metà di chi ha superato le preselettive è diplomato, il resto, anche qui almeno il 40% chi non ha un diploma ma che ha concluso soltanto il percorso di studi alle scuole medie. «L’obiettivo è di anticipare già ai primi mesi di dicembre l’immissione in organico di chi sarà idoneo al servizio» chiosa l’assessore Paolo Mancuso.

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