Tutte le novità
15 Ottobre 2022 - 08:00
NAPOLI. Secondo la ricostruzione della Procura si sarebbero resi protagonisti, tramite un vorticoso giro di assegni circolari contraffatti e gasolio adulterato, di una vera e propria sfilza di truffe: raggiri che avrebbero letteralmente gettato nel panico mezza Italia. Per la gang con base tra la periferia est di Napoli e l’hinterland ieri pomeriggio è arrivata la sentenza di primo grado - almeno per chi ha scelto il rito abbreviato - e il giudice, al netto di alcune assoluzioni parziali, ha sostanzialmente accolto la linea accusatoria. Sono state infatti ben 32 le condanne inflitte, ma soltanto alcune di queste sono andate oltre i cinque anni di reclusione.
Questo, nel dettaglio, il verdetto pronunciato nel tardo pomeriggio di ieri dal gup del tribunale di Napoli: Vincenzo De Martino, 7 anni e 5 mesi; Antonio De Martino, 5 e 10 mesi; Tommaso Perrillo, 4 anni e 7 mesi; Pasquale Friso, 3 anni e 4 mesi; Fabio Falco (nella foto a sinistra), 2 anni e 1 mese; Francesca De Martino (classe 1992), 2 anni e 1 mese; Salvatore Riccardi, 3 anni; Maria Signorelli, 8 mesi; Francesca De Martino (classe 1978), 1 anno; Ciro Telese, 2 anni e 4 mesi; Gennaro Limatola, 1 anno e 4 mesi; Gerardo Toscano, 2 anni; Davide Gianni Hodorovich, 3 anni e 8 mesi; Saron Hodorovich, 2 anni e 8 mesi; Tiffany Parpanesi, 2 anni; Kevin Braidich, 1 anno e 8 mesi; Antonio Levach, 1 anno e 4 mesi; Rendis Bersani, 1 anno e 1 mese; Diego Georgeowitsch, 1 anno e 1 mese; Gaetano Esposito (nella foto al centro), 7 anni e 2 mesi; Michele Pezzella, 2 anni e 2 mesi; Pasquale Rispoli, 2 anni e 6 mesi; Emanuele De Simone, 2 anni e 6 mesi; Luca Cariati, 1 anno e 8 mesi; Ciro Casino, 1 anno e 8 mesi; Amabile Iavarone, 1 anno; pena minima per Antonio Parrella; Luigi Borriello, 6 anni; Antonella Nurcato, 3 anni e 4 mesi; Gennaro Gravino, 3 anni e 4 mesi; Anna Gravino, 2 anni; Lucia Nurcato (nella foto a destra), 2 anni e 8 mesi.
Ampio accoglimento dunque alle argomentazioni portate in aula dal collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Luigi Poziello, Raffaele Chiummariello, Luigi Ferro, Mauro Zollo, Antonio Sorbilli e Giacomo Pace), che è riuscito a limitare i danni per i propri assistiti.
L’inchiesta culminata nel blitz di maggio scorso aveva svelato l’esistenza di tre diverse associazioni per delinquere e settanta episodi di truffa, che avevano portato a 67 indagati, con il gip del tribunale di Napoli, Anna Imparato, che ha disposto 46 arresti in carcere e 13 ai domiciliari, sequestri di beni immobili, titoli di Stato e postali, distributori di benzina, per un valore complessivo di 2 milioni e 700 mila euro.
Grandi numeri per la maxi-operazione dei carabinieri di Genova e della Procura partenopea, che - in collaborazione con l’Arma di Napoli, Salerno, Varese, Venezia, Roma, Frosinone, Latina, Milano, Brescia, Lodi, Novara, Avellino e Pordenone - avevano fatto luce sui meccanismi che consentirono di accumulare profitti illeciti per 1,5 milioni di euro. Sequestrato anche un appartamento adibito a stamperia e numerosi apparati informatici per la stampa professionale di banconote, documentazione contabile e titoli bancari/postali. Le indagini sono partite dalla compravendita di costose auto di grossa cilindrata, come suv e Audi “R8”.
Alcuni indagati, fingendosi acquirenti, si facevano inviare via whatsapp dal venditore le immagini del libretto di circolazione della vettura in vendita che poi duplicavano. Con quelle foto pubblicavano anche loro un annuncio di vendita sul web e, una volta individuato l’acquirente giusto, lo costringevano a inviare una foto dell’assegno circolare a loro intestato con la cifra d’acconto concordata. A questo punto veniva replicato l’assegno e incassato.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo