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17 Ottobre 2022 - 09:02
GIUGLIANO. Microcriminalità scatenata e violenta. Istantanee di un inseguimento da film. Rapina tentata ma sventata. I carabinieri inseguono 2 banditi (ben attrezzati specie a domicilio), che scappano, li raggiungono e li ammanettano. Il video è diventato virale. È quanto accaduto l’altra mattina, intorno alle 10:30. I militari della locale Compagnia (diretta dal capitano Matteo Alborghetti) sezione operativa, erano in borghese per un servizio antirapina nel territorio cittadino. Il traffico lungo via Frezza procedeva a passo d’uomo, quando gli uomini dell’Arma, nel notare due ragazzi in sella ad uno scooter, con indosso caschi protettivi e scaldacollo, decidevano di seguire quel mezzo, che era anche senza targa. I sospettati, nel passare davanti ad una farmacia affollata, rallentavano e guardavano all’interno, per poi proseguire fino ad arrivare nei pressi si una tabaccheria, dove si fermavano. Il passeggero, nello scendere, metteva la mano sulla cintura, senza accorgersi nel frattempo dell’intervento dell’autocivetta che si parava davanti allo scooter, con i carabinieri che, qualificatisi, intimavano l’alt. A questo punto, scattava un rocambolesco inseguimento, tra sorpassi e manovre spericolate nei confronti dei malviventi, datisi intanto alla fuga. Lungo il tragitto, il passeggero del mezzo lanciava una pistola, ma la “corsa” continuava fino a via Arco Sant’Antonio, all’altezza del cimitero di Giugliano, dove i due “predatori” venivano bloccati e tratti in arresto. Poi, il via a perquisizioni ed accertamenti. Il passeggero indossava altri abiti, sotto quelli visibili, mentre l’arma lanciata era recuperata, una “Beretta modello 34” – calibro 7.65, con matricola abrasa e 5 colpi nel caricatore. A finire in manette, sono stati Davide Porro (il passeggero), 25 anni, di Giugliano, ed Alessandro Pastore (il “centauro”), 26 anni, di Qualiano, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Le verifiche del caso proseguivano a casa dei due, permettendo di rinvenire e sequestrare, nell’abitazione di Porro, un panetto di hashish ed alcune dosi tra marijuana ed altro hashish, per un peso complessivo di 117 grammi. In quella di Pastore, invece, i militari trovavano un lampeggiante a magnete, di quelli utilizzati dalle forze dell’ordine, una paletta segnaletica con gli emblemi della Guardia di Finanza, 5 colpi calibro 12, “bustine” e bilancini. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dovendo rispondere al magistrato di tentata rapina, detenzione e ricettazione di arma clandestina, resistenza a Pubblico Ufficiale, detenzione di sostanza stupefacente e, dulcis in fundo, possesso di segni distintivi contraffatti.
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