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17 Ottobre 2022 - 15:20
Taglio del nastro a Scampia per il polo universitario della Federico II che ospiterà i corsi di laurea triennale e magistrale delle Professioni sanitarie. Un percorso lungo, complesso, caratterizzato da ritardi e passi falsi. Di una presenza dell'ateneo pubblico più antico d'Europa nell'area Nord di Napoli, conosciuta per le Vele e le scene di Gomorra, si parlava da 25 anni, mentre il primo protocollo d'intesa tra l'ateneo e le istituzioni risale a 16 anni fa.
Il complesso si estende su una superficie di oltre 21mila metri quadrati, con 32 aule, 2.263 posti a sedere, 32 laboratori e 50 uffici. Sono previsti spazi per cinque sale operatorie, cinque stanze di degenza, due sale per fisioterapia e riabilitazione e 20 tra studi e ambulatori medici. La struttura è composta da sette piani (di cui uno interrato), tra i quali sono distribuite le aule, cui si aggiunge l'aula magna da oltre 500 posti.
Sono 22 i corsi di laurea previsti, 16 per la triennale e sei per la magistrale. Ampi spazi saranno dedicati all'attività di ricerca, innovazione tecnologica e sperimentazione avanzata. Saranno 665 gli studenti che frequenteranno il primo anno delle lauree triennali e magistrali, mentre a regime il complesso ne potrà accogliere 2.660.
IL MINISTRO MESSA. «Ho fiducia perché l'Università Federico II ha dimostrato di saper aprire in altre aree territoriali con successo, come a San Giovanni a Teduccio che è sicuramente un successo: può farlo anche qui». Lo dice Maria Cristina Messa, ministro uscente dell'Università e della Ricerca presente a Scampia. «Per me è la prima volta che vengo qui, è un quartiere bello, ha molte possibilità di crescita. Conoscendo cosa è la vita di periferia, perché anche io vengo da un'università di periferia, so che va mantenuta l'attenzione molto alta e bisogna essere molto determinati. Per questo ho detto che ci vuole una determinazione politica, ci vuole un'attenzione a risolvere i problemi organizzativi».
«Lo Stato - afferma ancora Messa - non può ignorare parte del proprio Paese e andare di persona è fondamentale per portare la presenza dello Stato che ci deve essere. Ci vuole molto impegno, non solo della governance ma proprio dei docenti, dei tecnici, del personale, delle studentesse e degli studenti. È chiaro che venire qua sarà scomodo in qualche modo, però è molto importante creare quell'atmosfera e quell'ambiente per cui i ragazzi ci vengono volentieri. L'università è il luogo dove si sviluppa il pensiero critico e questa sarà una struttura dinamica perché abbiamo cercato di dare tutti gli strumenti necessari per mantenere il dinamismo. Essere dinamici vuol dire includere i giovani, saper attrarre i ricercatori, creare una mobilità che non sia solo dall'Italia verso l'estero ma anche dall'estero all'Italia».
IL GOVERNATORE DE LUCA. «È sicuramente una giornata importante per Napoli e Scampia. È un quartiere bellissimo, con viali ampi, alberati, puliti. Non c'era alcuna connessione fra questa immagine di quartiere bellissimo dal punto di vista urbanistico oltre che della manutenzione, e l'auto rappresentazione che ci siamo dati di Scampia e quindi di Napoli. È l'immagine che noi stessi siamo stati così bravi a trasmettere nel mondo intero di Scampia e quindi di Napoli, offendendo Scampia e offendendo Napoli». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto all'inaugurazione del polo universitario.
«Quando si descrivono le situazioni - ha aggiunto De Luca - bisogna sempre fare un'operazione di verità, la verità può essere ignorata e offesa falsificandola, ma anche presentandola in maniera parziale, presentando un aspetto del problema e nascondendo altri dieci aspetti del problema. Non è che qui la camorra sia scomparsa, abbiamo radicamento di delinquenza organizzata pesante, ma sappiamo anche che la realtà di Scampia come di Napoli è talmente complessa e ricca che merita di essere descritta in tutti i suoi aspetti, in maniera onesta ed equilibrata, anche con le migliaia di persone per bene e famiglie normali che vivono in questi viali e che ci presentano l'immagine di una grande bella e moderna città del nostro Paese».
IL SINDACO MANFREDI. «Il valore di questa inaugurazione non è il successo di qualcuno, ma è la vittoria di una città, di un quartiere su un pregiudizio che Scampia fosse luogo di morte, di camorra, che fosse il posto in cui le cose non si fanno mai, dove si parla e non sia arriva mai al risultato, non è cosi». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, nel corso del suo intervento.
Il sindaco ha sottolineato che «a Napoli e in Campania ci sono persone capaci che sono in grado di fare meglio rispetto ad altre parti d'Italia. Oggi è uno sforzo che premia tutti, non chi ha inaugurato, non noi che siamo qui, ma chiunque ha dato un contributo ha il premio del raggiungimento di questo risultato che è patrimonio di tutti, della città, di Scampia, del lavoro e dell'impegno».
Il sindaco ha sottolineato che «se oggi abbiamo questa Università, lo dobbiamo alla comunità di Scampia che non ha mai mollato, ha sempre pesato le istituzioni per fare in modo che questo grande sogno non si spegnesse».
IL RETTORE LORITO. «È stato difficilissimo, oggi lo posso dire». Così Matteo Lorito, rettore dell'università di Napoli Federico II, a margine dell'inaugurazione del polo Scampia dell'ateneo federiciano.
«In molti momenti abbiamo pensato di non farcela, ma alla fine - ha aggiunto - siamo riusciti a chiudere questo progetto». Il primo passo per la realizzazione del polo Scampia è stato fatto nel 2006 con il protocollo sottoscritto da Comune, Regione e Università. La struttura è fatta di 7 piani utili - uno interrato e sei fuori terra - ed ha in totale 32 aule, 2.263 posti seduti, 32 laboratori, 50 uffici oltre alle aree per sale operatorie, ambulatori, stanze di degenza, laboratori. Superfice costruita totale è di 21.380 mq (abitabile 15.895 mq). Previsti anche parcheggi auto e moto.
Per Lorito «l'emozione di oggi è straordinaria. Scampia ci ha accolto nel modo migliore, un momento straordinario. Una punta di eccellenza per la Campania, per le tre istituzioni che hanno collaborato. Ci abbiamo creduto tutti fino all'ultimo. Adesso si parte, i ragazzi sono in aula e tra qualche mese iniziamo con l'assistenza e il servizio al territorio. Questa piazza bellissima è per Scampia, sarà la piazza dell'università, porteremo le associazioni all'interno, useremo l'aula magna per fare eventi. Una struttura per questa comunità straordinaria che voleva questa università. Oggi si viene a Scampia per studiare».
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