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Droga e cellulari in carcere: indagata anche la moglie di Ioia

Droga e cellulari in carcere: indagata anche la moglie di Ioia

Anche per lei i pm avevano chiesto l'arresto, ma il gip di Napoli, Valentina Giovaniello, ha rigettato. Giuseppina Vitozzi, moglie del Garante dei detenuti del Comune di Napoli, Pietro Ioia, arrestato oggi perche' portava droga e telefonini cellulari dentro il carcere di Napoli-Poggioreale oggi intitolato a Giuseppe Salvia, il direttore ucciso su ordine di Raffaele Cutolo, e' indagata perche' gli inquirenti la ritengono l'intermediaria stata l'intermediaria dei rapporti di Ioia con Sonia Giullari, compagna di un detenuto, Massimiliano Murolo. La coppia e' considerata a capo dell'organizzazione che gestiva 'l'affare' degli stupefacenti, dei cellulari e degli orologi introdotti illegalmente nell'istituto di pena partenopeo. Tra gli indagati, anche moglie, padre e fratello di un altro detenuto. In particolare la donna, Maria Cardamone Maresca, gestiva le movimentazioni finanziarie del marito, procurando le carte postepay su cui i compratori dei device e della droga potevano effettuare le ricariche per pagare la 'merce'.

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